Care e cari,
questo terribile, intricato mondo (cit. Enrico Berlinguer) oggi sta vivendo la più grande sfida al modello democratico dopo l’era dei totalitarismi del ‘900. Una sfida tanto più insidiosa quanto proveniente da vari fronti, a partire da quello che si è definito per mezzo secolo leader del mondo libero, gli Stati Uniti, oggi in mano a un miliardario di destra la cui ignoranza politica è forse più pericolosa delle sue idee.
Nei giorni scorsi, per citare un altro caso di crisi democratica, ho aderito all’appello internazionale per la liberazione di Leila de Lima, incarcerata dal dittatore Rodrigo Duterte per averne denunciato i crimini durante la sua guerra alla droga che ha già prodotto migliaia di assassinii.
L’Europa, nonostante un’opinione pubblica in fibrillazione di fronte alla perdita di antiche sicurezze, ha mostrato segni di resistenza all’avanzata dei populisti. Purtroppo, dall’Austria all’Olanda (e forse presto in Francia) i partiti aderenti al PSE faticano a proporsi come la vera alternativa alle destre e ai nuovi sovranismi.
É in questo scenario che si svolgono le primarie per la scelta del segretario del Partito Democratico. Si tratta di definire quale progetto per il paese vogliamo mettere in campo e come vogliamo contribuire a consolidare un pensiero e un’azione sociale del centrosinistra in Europa. Io non ho avuto dubbi nel sostenere Andrea Orlando, che considero la figura più adatta a cambiare la rotta del PD. Tutta ReteDem si è mobilitata su questa candidatura, che vuole guardare al futuro riannodando quei fili fra culture politiche diverse e quei legami con le rappresentanze sociali che erano state le promesse mai realizzate del Partito democratico.
A sostegno di questa candidatura si è mobilitata anche la Squadra Arcobaleno per Andrea Orlando che cercherà di arricchire il dibattito congressuale attorno ai temi dei diritti umani delle persone LGBTI.
Puoi leggere e scaricare qui la mozione Orlando. Lo stesso Andrea Orlando sarà a Bologna il 1 aprile, per una cena di autofinanziamento a Sala bolognese, in via dei Bersaglieri 7.
DA BOLOGNA
Un emendamento al decreto sicurezza approvato alla Camera ha dato una risposta alla surreale polemica bolognese se si dovesse dare o no l’acqua a famiglie di occupanti con bambini e anziani. Da domani, se la legge diventerà definitiva, di fronte a rischi igienico sanitari i Sindaci avranno la possibilità di deroga al divieto di allacciamento delle utenze: una misura su cui anch’io mi ero speso in Senato.
Nei giorni scorsi sono intervenuto in una polemica cittadina scatenata dalle parole allarmate sul Partito Democratico dell’assessore Matteo Lepore. Qui una mia riflessione.
Dopo la richiesta al governo di provvedere a una nuova ed adeguata sede degli uffici giudiziari su cui avevo depositato un’interrogazione, ho fatto mia una nuova richiesta proveniente dal Tribunale di Bologna, preoccupato per la nuova geografia delle sezioni specializzate in protezione internazionale dei migranti, che vedeva attribuite a Bologna non solo l’Emilia-Romagna ma anche le Marche. Su questo ho depositato un emendamento che è stato recepito nel testo finale: alla sezione specializzata di Bologna farà riferimento la sola Emilia-Romagna.
LARGO AI DIRITTI
Sono stati depositati gli emendamenti al disegno di legge 1628 sulla trasmissione del cognome della madre ai figli, di cui sono relatore. Nei prossimi giorni dovrebbe iniziare la loro trattazione in Commissione Giustizia. Qui una mia intervista sul tema.
Nelle settimane scorse sono state emesse due sentenze innovative sul riconoscimento della genitorialità di due papà, a Trento e a Firenze. Ne ho parlato in un’intervista a La Stampa e in un’intervista a Radio Radicale.
Sulla questione della difficoltà a ricorrere all’interruzione di gravidanza a causa dell’eccessivo numero di obiettori di coscienza fra i ginecologi, sto lavorando ad una nuova proposta di legge con Monica Cirinnà e Beppe Lumia. Ascolta anche la mia intervista a Radio Popolare.
Qui una mia nota sul caso di dj Fabo, che è dovuto andare in Svizzera per potere decidere sulla propria vita.
DAL PALAZZO
Questo mese ho interrogato il Governo, con Monica Cirinnà, sul corteo funebre di Forza Nuova durante la celebrazione di una unione civile a Cesena.
Ho firmato le interrogazioni di Nadia Ginetti sui servizi di interruzione volontaria di gravidanza, di Maria Grazia Gatti sulla situazione dei migranti a Rosarno di Josefa Idem sui licei sportivi di Ignazio Angioni sul contrasto alle violenze domestiche e di Donella Mattesini sulla promozione dell’uso dei preservativi nelle scuole superiori.
Il Senato ha approvato la riforma del processo penale e dell’ordinamento penitenziario. Un pacchetto di azioni che il paese aspettava da tempo per il miglioramento della macchina-giustizia e delle condizioni di vita nelle carceri. Qui il provvedimento in pillole.
Ecco cosa è stato fatto in 1.000 giorni sul fronte della Giustizia.
Intanto prendono forma anche le nuove misure per il contrasto alla povertà, una infografica del Gruppo PD al Senato spiega di cosa si tratta.
In conclusione, ecco alcuni dossier sui temi al centro del dibattito parlamentare:
– Misure in favore delle popolazioni colpite dai terremoti del 2016 e 2017
– Minori stranieri non accompagnati (approvato dal Senato)