“La notizia che un tribunale dovrà decidere sul contenzioso fra il comune di Bologna e il governo sui rimborsi per le spese degli uffici uffici giudiziari chiama tutti ad agire perché il rapporto fra organi dello stato sia governato in modo efficace dalla politica ed eviti le aule dei tribunali”. Così il senatore Pd Sergio Lo Giudice, componente della commissione giustizia del Senato, interviene sulla querelle sul mancato rimborso delle spese per la gestione degli uffici giudiziari, che fino al 1 settembre 2015 erano anticipate dai comuni.

“Ho depositato oggi in Senato un’interrogazione – annuncia Lo Giudice – per sollecitare il governo a trovare una soluzione alla questione, che riguarda diversi comuni italiani, evitando così che sia un tribunale a doversene occupare.
Il 30 giugno scorso, rispondendo ad una mia precedente interrogazione sullo stesso tema, il Ministro della giustizia Andrea Orlando ha ribadito il suo impegno a regolare, definitivamente le posizioni pendenti, cosa che potrà accadere solo di concerto con il Ministero dell’Economia.

Esistono limiti finanziari dettati dalla normativa, a partire da quelli previsti dalla legge 95/2912 sulla spending review, che impediranno ai comuni di avere indietro interamente le spese anticipate. Rimane però che le spese rimborsabili sostenute dal 2013 al settembre 2015, quando è entrata in vigore la nuova normativa che sgrava i comuni dall’onere di anticiparle, non sono ancora state coperte.

Gli enti territoriali – conclude Lo Giudice – non possono essere esonerati dall’impegno generale di riduzione delle spese, ma perché questo avvenga nel miglior interesse dei cittadini è necessario dare certezza ai comuni di quali siano le risorse a loro disposizione e in quali tempi . L’obiettivo di ridurre le tasse è condivisibile se questo non costringe le amministrazioni locali fare a meno di risorse essenziali per garantire i servizi sociali necessari.”

ALLEGATI
> Interrogazione S. 4/03025
> Risposta del Governo

GIUSTIZIA, LO GIUDICE (PD): SI RISOLVA CONTENZIOSO CON COMUNI SU SPESE GIUDIZIARIE
(9Colonne) Roma, 20 set – “La notizia che un tribunale dovrà decidere sul contenzioso fra il comune di Bologna e il governo sui rimborsi per le spese degli uffici giudiziari chiama tutti ad agire perché il rapporto fra organi dello stato sia governato in modo efficace dalla politica ed eviti le aule dei tribunali”.
Così il senatore Pd Sergio Lo Giudice, componente della commissione giustizia del Senato, interviene sulla querelle sul mancato rimborso delle spese per la gestione degli uffici giudiziari, che fino al 1 settembre 2015 erano anticipate dai comuni.
“Ho depositato oggi in Senato un’interrogazione – annuncia Lo Giudice – per sollecitare il governo a trovare una soluzione alla questione, che riguarda diversi comuni italiani, evitando così che sia un tribunale a doversene occupare.
Il 30 giugno scorso, rispondendo ad una mia precedente interrogazione sullo stesso tema, il Ministro della giustizia Andrea Orlando ha ribadito il suo impegno  a regolare, definitivamente le posizioni pendenti, cosa che potrà accadere solo di concerto con il Ministero dell’Economia.
Esistono limiti finanziari dettati dalla normativa, a partire da quelli previsti dalla legge 95/2912 sulla spending review, che impediranno ai comuni di avere indietro interamente le spese anticipate. Rimane però che le spese rimborsabili sostenute dal 2013 al settembre 2015, quando è entrata in vigore la nuova normativa che sgrava i comuni dall’onere di anticiparle, non sono ancora state coperte.
Gli enti territoriali – conclude Lo Giudice – non possono essere esonerati dall’impegno generale di riduzione delle spese, ma perché questo avvenga nel miglior interesse dei cittadini è necessario dare certezza ai comuni di quali siano le risorse a loro disposizione e in quali tempi . L’obiettivo di ridurre le tasse è condivisibile se questo non costringe le amministrazioni locali fare a meno di risorse essenziali per garantire i servizi sociali necessari.” (red)
201451 SET 16

La Presse, martedì 20 settembre 2016
Giustizia, Lo Giudice (Pd): Stop contenzioso con Comuni su spese giudiziarie

Giustizia, Lo Giudice (Pd): Stop contenzioso con Comuni su spese giudiziarie  Roma, 20 set. (LaPresse) – “La notizia che un tribunale dovrà decidere sul contenzioso fra il comune di Bologna e il governo sui rimborsi  per le spese degli uffici uffici giudiziari chiama tutti ad agire perché il rapporto fra organi dello stato sia governato in modo efficace dalla politica ed eviti le aule dei tribunali”. Così il senatore Pd Sergio Lo Giudice, componente della commissione giustizia del Senato, interviene sulla querelle sul mancato rimborso delle spese per la gestione degli uffici giudiziari, che fino al 1 settembre 2015 erano anticipate dai comuni.
“Ho depositato oggi in Senato un’interrogazione – annuncia Lo Giudice – per sollecitare il governo a trovare una soluzione alla questione, che riguarda diversi comuni italiani, evitando così che sia un tribunale a doversene occupare.Il 30 giugno scorso, rispondendo ad una mia precedente interrogazione sullo stesso tema, il Ministro della giustizia Andrea Orlando ha ribadito il suo impegno  a regolare, definitivamente le posizioni pendenti, cosa che potrà accadere solo di concerto con il Ministero dell’Economia. Esistono limiti finanziari dettati dalla normativa, a partire da quelli previsti dalla legge 95/2912 sulla spending review, che impediranno ai comuni di avere indietro interamente le spese anticipate. Rimane però che le spese rimborsabili sostenute dal 2013 al settembre 2015, quando è entrata in vigore la nuova normativa che sgrava i comuni dall’onere di anticiparle, non sono ancora state coperte. Gli enti territoriali – conclude Lo Giudice – non possono essere esonerati dall’impegno generale di riduzione delle spese, ma perché questo avvenga nel miglior interesse dei cittadini è necessario dare certezza ai comuni di quali siano le risorse a loro disposizione e in quali tempi . L’obiettivo di ridurre le tasse è condivisibile se questo non costringe le amministrazioni locali fare a meno di risorse essenziali per garantire i servizi sociali necessari”.

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