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Ho inviato una lettera al Corriere della Sera che oggi accosta la vicenda di Alan M. Turing al dibattito sulla pedofilia

L’articolo del Corriere di oggi relativo al dibattito sulla castrazione chimica per i pedofili è accompagnato impropriamente da un box su Alan Turing dal titolo “Il precedente – Il matematico inglese “operato” per atti osceni nel ’52”.

Turing, considerato il padre del moderno computer, fu condannato nel’52 per atti osceni con un altro uomo cioè per la sua omosessualità, come era già accaduto ad Oscar Wilde, e non certo per pedofilia. Il carcere fu commutato con un ciclo di trattamenti agli estrogeni, con quegli effetti di inibizione della libido che viene chiamata “castrazione chimica”. Ferito nella sua dignità ed escluso dai delicati progetti governativi a cui lavorava, Turing scelse il suicidio. Si tratta di una delle pagine più nere della storia dell’omosessualità nell’Europa del Novecento che non merita di essere confusa con il tema della pedofilia a causa di un accostamento distratto.

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