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Sergio Cofferati al Cassero nella campagna elettorale del 2004

Con 24 voti favorevoli (Pd + “Sinistra in consiglio”) fra cui quella del sindaco Sergio Cofferati è stato approvato oggi pomeriggio l’ordine del giorno da me presentato che impegna la giunta ad istituire un “Servizio per il superamento delle discriminazioni delle persone lgbt”. I tre consiglieri pd ex margherita non hanno partecipato al voto. odg-servizio-lgbt-bologna.doc

Principali obiettivi del Servizio Lgbt saranno:

realizzare indagini conoscitive sulle condizioni di vita delle persone lgbt finalizzate a individuarne le problematiche e sulla percezione sociale dell’omosessualità e della transessualità da parte del resto della popolazione;

costituire una banca dati sulle esperienze realizzate in Italia e all’estero per la tutela dei diritti delle persone omosessuali e transessuali;

diffondere e mettere a disposizione dei cittadini le informazioni raccolte anche attraverso la creazione di pagine web sul sito del Comune;

valorizzare la funzione informativa e documentaria svolta sul territorio cittadino dalle biblioteche comunali proponendo l’acquisizione di testi relativi alle tematiche omosessuale e transessuale;

promuovere iniziative culturali (dibattiti, presentazione di libri e di video, mostre) finalizzate a favorire il dialogo fra le differenze;

promuovere azioni formative rivolte ad operatori comunali e ad operatori in campo educativo, assistenziale e sociosanitario;

collaborare con le associazioni presenti su territorio per sviluppare iniziative comuni;

partecipare alle attività della “Rete Nazionale delle Pubbliche Amministrazioni per il superamento delle discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere” (Ready).

Il Comune di Bologna, con una delibera di Giunta del giugno 2007, aveva già aderito alla “Ready” sottoscrivendone la carta d’Intenti. La decisione di oggi fornisce uno strumento operativo per la realizzazione di quegli indirizzi. Servizi analoghi sono presenti già a Torino (dal 2001) e Venezia (dal 2005).

L’ istituzione del servizio era stata proposta dal Cassero nel 2004 all’allora candidato sindaco .

 

“La votazione di oggi – ha commentato il presidente di Arcigay ‘Il Cassero’ Emiliano Zaino – nonostante la defezione dell’area cattolica che conferma il proprio ostracismo ideologico verso il superamento della discriminazione che vede oggetto le persone omosessuali, rappresenta un’importante vittoria per il movimento Glbt bolognese. La decisione di oggi fornisce finalmente uno strumento operativo per la realizzazione di una reale lotta all’omofobia e la piena integrazione delle persone omosessuali nel territorio bolognese “.

 

 

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