Gli amici di
A proposito dei lanci di uova contro Vladimir Luxuria, il nostro scrive. “Sono più propenso a solidarizzare con i lanciatori, piuttosto che con i destinatari delle uova. E poi si tratta di uova benedette, almeno dal clero ortodosso che ne promuove il lancio. Siamo un po’ fuori tempo, perché Pasqua è passata; ma le uova non fanno male e, al più, possono ferire l’orgoglio omosessuale. Non mi sembra un guaio, poiché, più che d’orgoglio, è corretto parlare d’arroganza. “.
Ho scritto due righe, da cittadino, al direttore del quotidiano napoletano, in cui dico:
Gentile direttore,
ho letto l’articolo comparso sul “Roma” a firma di Pietro Lignola dal titolo “Uova marce, ma davvero benedette”. Non pensavo che su un giornale che reputavo serio potesse trovare posto una tale spazzatura razzista e omofobica, che incita alla violenza e alla discriminazione sociale.
Dato che il pubblico a cui ammiccate è evidentemente una piccola minoranza piena d’odio, spero che i lettori per bene leggendo un articolo come quello del sig. Lignola decidano prontamente di non fare parte del club.
Con indignazione
Non sembri solo uno sfogo. Spesso le lettere alla redazione danno ad un giornale il polso della reazione dei lettori, e possono essere più utili della presa di posizione di un personaggio pubblico o di un’associazione. Perciò, chi ne ha voglia, può scrivere a diteloanoi@ilroma.net