Sono intervenuto alla presentazione del libro “Si fa presto a dire famiglia” di Melita Cavallo, ex presidente del tribunale dei minori di Roma, che si è tenuta ieri presso la Biblioteca del Senato “Giovanni Spadolini”. L’audio del mio intervento e l’agenzia DIRE che riporta alcune mie dichiarazioni.

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UNIONI CIVILI. LO GIUDICE: NO A MODIFICA DELLA LEGGE ALLA CAMERA
NON INSERIREMO STEPCHILD, MEGLIO MODIFICARE QUELLA SU ADOZIONI

(DIRE-DIREGIOVANI) Roma, 8 mar. – “Ci sono famiglie allargate, famiglie ristrette, famiglie con due persone dello stesso sesso, famiglie adottive”, quello di famiglia e’ un concetto “che in declinazione diventa plurale. O la politica si fa carico di questa pluralita’ o continuera’ a ragionare in termini astratti e a non vedere i bisogni delle famiglie”. A parlare Sergio Lo Giudice, intervenuto alla presentazione di ‘La famiglia che cambia’, il libro dell’ex presidente del tribunale dei minori di Roma, Melita Cavallo, che si e’ tenuta oggi presso la Biblioteca del Senato ‘Giovanni Spadolini’. Il senatore Pd, intervistato dall’agenzia Dire, ha aggiunto: “Il fatto che noi abbiamo approvato la legge sulle unioni civili senza una previsione di adottabilita’ del figlio del partner dell’unione civile, attraverso la stessa modalita’ prevista per il figlio del coniuge, ha lasciato un buco nella legge”. Il Pd “ha rilanciato con la proposta di modificare la legge sulle adozioni modificando quello che riguarda i figli delle coppie, delle famiglie omogenitoriali”. La Camera “ha gia’ iniziato un percorso che portera’ alla definizione di una modifica della legge del 1983”, ma, spiega ancora Lo Giudice, “la riforma della legge sulle adozioni non e’ facile”.
Sui tempi: “Mi auguro che riusciremo ad approvare la misura in questa legislatura”. La legge deve arrivare alla Camera, sul ripensare alla possibilita’ di inserire la stepchild adoption, Lo Giudice e’ chiaro: “La legge sulle unioni civili in Senato ha avuto un percorso travagliato che poi ha portato al voto di fiducia, intesa da molti come unica possibilita di salvare la legge. Modificarla nuovamente alla Camera, per farla tornare in Senato e sottoporla nuovamente a conflittualita’, rischierebbe di rimandare sine die l’approvazione della legge. Cosa migliore che alla Camera si approvi quel testo e contemporaneamente riformiamo la legge sulle adozioni”. Lo Giudice ha poi commentato le accuse che ha ricevuto Nichi Vendola, divenuto papa’ del piccolo Tobia: “È una modalita’ che considero barbara. Si e’ scaricato su Vendola tutte le asperita’ di un dibattito che nel nostro paese si e’ fatto male, brutto, sul tema delle coppie omosessuali. Nel nostro paese ci sono astio, violenza verbale, intellettuale. C’e’ omofobia, disprezzo nei confronti delle persone omosessuali. Questa vicenda dovra’ insegnare al nostro Paese a trattare con maggiore delicatezza scelte individuali, personali, senza aver violato nessuna legge”.

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