“L’invito rivolto stamattina da Justin Trudeau al governo italiano ad andare oltre il primo passo delle unioni civili ed espandere i diritti della comunità LGBTI è stata una ventata di aria fresca nel palazzo”

Così il senatore Pd Sergio Lo Giudice commenta le parole del premier canadese nel suo intervento di stamattina alla Sala della Regina della Camera, ospite di Laura Boldrini e Pietro Grasso.

Queste le parole di Trudeau:
«In Canada stiamo lavorando duro per poter accogliere ed accettare la diversità in tutte le sue forme e ciò significa rendere il nostro Paese, il nostro governo, le nostre aziende e le nostre scuole dei posti sicuri e accoglienti per i nostri fratelli e le nostre sorelle della comunità LGBTI. Voglio congratularmi con voi perché state facendo la stessa cosa; l’anno scorso il governo ha cominciato a riconoscere le unioni civili dello stesso sesso e spero che continuerete a lavorare duro per appoggiare ed espandere i diritti della comunità LGBTI. E posso promettervi che quando si difende il diritto di un cittadino di amare chiunque scelga, questa è una lotta che vale la pena lottare».

“Dalla gestione dei flussi migratori all’auspicio di un ampliamento dei diritti LGBTI – conclude Lo Giudice – , passando per la parità di genere (“I am a feminist”) e la necessità di rispondere a un mondo che cambia abbattendo i confini e la diffidenza, l’intervento di Trudeau ha mostrato la possibilità di un’alternativa ai populismi fondata sull’ampliamento dei diritti e delle libertà e non, come pare stia accadendo in Europa, su un arroccamento neocentrista”.

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