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“É uno di quei giorni in cui ti senti orgoglioso di appartenere alla comunità bolognese, di fare parte di una città che sui diritti civili ha sempre saputo lanciare lo sguardo in avanti”. Così il senatore del PD Sergio Lo Giudice ha accolto la decisione del Sindaco di Bologna di rendere possibile la trascrizione dei matrimoni fra persone dello stesso sesso contratti all’estero.

“Chi è costretto ad andare all’estero per sposarsi, come un tempo chi ci andava per divorziare, respira lì un’aria di libertà, ma contemporaneamente soffre l’angustia della differenza di civiltà fra il proprio paese e le parti più avanzate di questo intrigato mondo. Un gesto come quello di Virginio Merola, che ringrazio e per il suo coraggio e la sua lungimiranza, ti restituisce quel senso di appartenenza che una città deve saper garantire a tutte le sue cittadine e a tutti i suoi cittadini. Io e mio marito Michele – conclude Lo Giudice, che si è sposato ad Oslo nell’agosto del 2011 – abbiamo i documenti già pronti. Aspetteremo il 15 settembre per potere festeggiare, insieme ad altre coppie bolognesi, questo nuovo passo avanti della nostra città. Poi toccherà al Parlamento rispettare la scadenza di settembre per estendere i diritti matrimoniali alle coppie dello stesso sesso, come annunciato da Matteo Renzi”.

Gay: Bologna; Lo Giudice, orgoglioso della mia città
Il matrimonio del senatore del Pd sarà uno di quelli registrati (ANSA) – BOLOGNA, 22 LUG – “Una bella pagina. Grazie al Sindaco Virginio Merola, a Bologna sarà possibile la trascrizione dei matrimoni. Orgoglioso della mia città”. E’ il commento di Sergio Lo Giudice, senatore del Partito Democratico, all’annuncio del Comune di Bologna dei matrimoni contratti all’estero. Lo Giudice si è sposato con il suo compagno tre anni fa ad Oslo, quindi il suo matrimonio sarà uno di quelli che il Comune di Bologna trascriverà. Nei mesi scorsi, ricorrendo a una maternità surrogata negli Stati Uniti, è diventato padre. (ANSA).

Gay: Bologna; Lo Giudice, orgoglioso della mia città (2)

(ANSA) – BOLOGNA, 22 LUG – “Chi è costretto ad andare all’estero per sposarsi – ha detto – come un tempo chi ci andava per divorziare, respira lì un’aria di libertà, ma contemporaneamente soffre l’angustia della differenza di civiltà fra il proprio paese e le parti più avanzate di questo intrigato mondo. Un gesto come quello di Virginio Merola, che ringrazio e per il suo coraggio e la sua lungimiranza, ti restituisce quel senso di appartenenza che una città deve saper garantire a tutte le sue cittadine e a tutti i suoi cittadini”. “Io e mio marito Michele – ha aggiunto Lo Giudice, che si è sposato ad Oslo nell’agosto del 2011 – abbiamo i documenti già pronti. Aspetteremo il 15 settembre per poter festeggiare, insieme ad altre coppie bolognesi, questo nuovo passo avanti della nostra città. Poi toccherà al Parlamento rispettare la scadenza di settembre per estendere i diritti matrimoniali alle coppie dello stesso sesso, come annunciato da Matteo Renzi”. (ANSA).

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