“La crociata di Alfano contro le coppie gay e lesbiche ha le armi spuntate: ricorda più le fanfaronate di Brancaleone che la conquista di Gerusalemme. Il Ministro dell’interno pensa forse di distrarre così l’opinione pubblica dalla difficoltà di gestione della crisi sociale di queste settimane? Un plauso alla fermezza civile del Sindaco di Bologna Virginio Merola che, come già Marino e Pisapia, ha espresso il suo rifiuto a procedere alla cancellazione delle trascrizioni”. Così Sergio Lo Giudice, senatore PD, commenta l’atto di annullamento della trascrizione dei matrimoni fra persone dello steso sesso contratti all’estero da parte del Prefetto di Bologna. Lo stesso Lo Giudice e suo marito Michele Giarratano avevano registrato a Bologna lo scorso 15 settembre il loro matrimonio avvenuto tre anni fa in Norvegia.

“Non si cancella con un atto burocratico una battaglia di civiltà che i sindaci della principali città italiane, da Roma a Milano, da Bologna a Napoli, stanno facendo per dare un riconoscimento sociale della dignità di matrimoni regolarmente stipulati all’estero anche se, ad oggi, privi in gran parte di effetti civili Italia in assenza di una legge nazionale.
Non si cancella con una circolare un processo storico che in pochi anni ha visto 11 Stati europei e 33 Stati americani, insieme a tanti altri paesi, dal Sudafrica all’Argentina, abbattere un’esclusione anacronistica. Soprattutto, non si cancella con un diktat prefettizio un atto di matrimonio che solo un giudice può decidere di cancellare. Non vorrei che, dopo il caso Shalabayeva e quello del pestaggio degli operai di Terni Alfano dovesse chiedere scusa agli italiani per la terza volta per la dissennata gestione del suo dicastero”.

Roma, 3 novembre 2014
Sen. Sergio Lo Giudice

Gay, Lo Giudice (Pd): la crociata di Alfano ha le armi spuntate
Roma, 3 nov. (TMNews) – “La crociata di Alfano contro le coppie gay e lesbiche ha le armi spuntate: ricorda più le fanfaronate di Brancaleone che la conquista di Gerusalemme. Il Ministro dell`interno pensa forse di distrarre così l`opinione pubblica dalla difficoltà di gestione della crisi sociale di queste settimane? Un plauso alla fermezza civile del Sindaco di Bologna Virginio Merola che, come già Marino e Pisapia, ha espresso il suo rifiuto a procedere alla cancellazione delle trascrizioni”. Così Sergio Lo Giudice, senatore Pd, commenta l`atto di annullamento della trascrizione dei matrimoni fra persone dello steso sesso contratti all`estero da parte del Prefetto di Bologna. Lo stesso Lo Giudice e suo marito Michele Giarratano avevano registrato a Bologna lo scorso 15 settembre il loro matrimonio avvenuto tre anni fa in Norvegia.  “Non si cancella con un atto burocratico – sottolinea – una battaglia di civiltà che i sindaci della principali città italiane, da Roma a Milano, da Bologna a Napoli, stanno facendo per dare un riconoscimento sociale della dignità di matrimoni regolarmente stipulati all`estero anche se, ad oggi, privi in gran parte di effetti civili Italia in assenza di una legge nazionale”. “Non si cancella con una circolare – prosegue – un processo storico che in pochi anni ha visto 11 Stati europei e 33 Stati americani, insieme a tanti altri paesi, dal Sudafrica all`Argentina, abbattere un`esclusione anacronistica. Soprattutto, non si cancella con un diktat prefettizio un atto di matrimonio che solo un giudice può decidere di cancellare. Non vorrei che, dopo il caso Shalabayeva e quello del pestaggio degli operai di Terni Alfano dovesse chiedere scusa agli italiani per la terza volta per la dissennata gestione – conclude – del suo dicastero”.

GAY: LO GIUDICE “CROCIATA DI ALFANO HA LE ARMI SPUNTATE”
ROMA (ITALPRESS) – “La crociata di Alfano contro le coppie gay e lesbiche ha le armi spuntate: ricorda piu’ le fanfaronate di Brancaleone che la conquista di Gerusalemme. Il Ministro dell’interno pensa forse di distrarre cosi’ l’opinione pubblica dalla difficolta’ di gestione della crisi sociale di queste settimane? Un plauso alla fermezza civile del Sindaco di Bologna Virginio Merola che, come gia’ Marino e Pisapia, ha espresso il suo rifiuto a procedere alla cancellazione delle trascrizioni”. Cosi’ Sergio Lo Giudice, senatore del Pd, commenta in una nota l’atto di annullamento della trascrizione dei matrimoni fra persone dello steso sesso contratti all’estero da parte del Prefetto di Bologna. Lo stesso Lo Giudice e suo marito Michele Giarratano avevano registrato a Bologna lo scorso 15 settembre il loro matrimonio avvenuto tre anni fa in Norvegia. “Non si cancella con un atto burocratico una battaglia di civilta’ che i sindaci della principali citta’ italiane, da Roma a Milano, da Bologna a Napoli, stanno facendo per dare un riconoscimento sociale della dignita’ di matrimoni regolarmente stipulati all’estero anche se, ad oggi, privi in gran parte di effetti civili Italia in assenza di una legge nazionale – prosegue -. Non si cancella con una circolare un processo storico che in pochi anni ha visto 11 Stati europei e 33 Stati americani, insieme a tanti altri paesi, dal Sudafrica all’Argentina, abbattere un’esclusione anacronistica. Soprattutto, non si cancella con un diktat prefettizio un atto di matrimonio che solo un giudice puo’ decidere di cancellare. Non vorrei che, dopo il caso Shalabayeva e quello del pestaggio degli operai di Terni Alfano dovesse chiedere scusa agli italiani per la terza volta per la dissennata gestione del suo dicastero”. (ITALPRESS). sat/com 03-Nov-14 16:39 NNNN

GAY: LO GIUDICE (PD), ALFANO COME BRANCALEONE, PLAUSO A FERMEZZA DI MEROLA =
Bologna, 3 nov. (AdnKronos) – “La crociata di Alfano contro le coppie gay e lesbiche ha le armi spuntate: ricorda più le fanfaronate di Brancaleone che la conquista di Gerusalemme”. Così il senatore Pd Sergio Lo Giudice commenta l’atto di annullamento della trascrizione dei matrimoni fra persone dello steso sesso contratti all’estero da parte del Prefetto di Bologna.Lo stesso Lo Giudice e suo marito Michele Giarratano avevano registrato a Bologna lo scorso 15 settembre il loro matrimonio avvenuto tre anni fa in Norvegia. “Un plauso – arriva, invece, da Lo Giudice – alla fermezza civile del sindaco di Bologna Virginio Merola che, come già Marino e Pisapia, ha espresso il suo rifiuto a procedere alla cancellazione delle trascrizioni”. “Non si cancella con un atto burocratico una battaglia di civiltà che i sindaci della principali città italiane, da Roma a Milano, da Bologna a Napoli, stanno facendo per dare un riconoscimento sociale della dignità di matrimoni regolarmente stipulati all’estero – prosegue il senatore bolognese – anche se, ad oggi, privi in gran parte di effetti civili Italia in assenza di una legge nazionale”. “Non si cancella con una circolare un processo storico – conclude – soprattutto non si cancella con un diktat prefettizio un atto di matrimonio che solo un giudice può decidere di cancellare”. “Non vorrei che, dopo il caso Shalabayeva e quello del pestaggio degli operai di Terni – conclude Lo Giudice – Alfano dovesse chiedere scusa agli italiani per la terza volta per la dissennata gestione del suo dicastero”.

GAY. LO GIUDICE (PD): SOLO TRIBUNALE PUÒ ANNULLARE LE NOZZE
“LA CROCIATA DI ALFANO CONTRO I MATRIMONI HA LE ARMI SPUNTATE”

(DIRE) Bologna, 3 nov. – “La crociata di Alfano contro le coppie gay e lesbiche ha le armi spuntate: ricorda piu’ le fanfaronate di Brancaleone che la conquista di Gerusalemme”. Il senatore del Pd, Sergio Lo Giudice, che, proprio a Bologna, assieme al marito Michele Giarratano aveva registrato lo scorso 15 settembre il matrimonio avvenuto tre anni fa in Norvegia, attacca il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, e loda il sindaco di Bologna, Virginio Merola, che si e’ opposto (ancora) alla cancellazione delle trascrizioni delle nozze omosessuali contratte all’estero disposta oggi dal prefetto. “Un plauso alla fermezza civile del sindaco di Bologna Virginio Merola che, come gia’ Marino e Pisapia, ha espresso il suo rifiuto a procedere alla cancellazione delle trascrizioni”, scrive Lo Giudice in una nota. “Non si cancella con un atto burocratico una battaglia di civilta’ che i sindaci della principali citta’ italiane, da Roma a Milano, da Bologna a Napoli, stanno facendo per dare un riconoscimento sociale della dignita’ di matrimoni regolarmente stipulati all’estero anche se, ad oggi, privi in gran parte di effetti civili Italia in assenza di una legge nazionale”, afferma il senatore del Pd. “Non si cancella con una circolare un processo storico che in pochi anni ha visto 11 Stati europei e 33 Stati americani, insieme a tanti altri paesi, dal Sudafrica all’Argentina, abbattere un’esclusione anacronistica”, protesta. “Non si cancella con un diktat prefettizio- conclude il democratico- un atto di matrimonio che solo un giudice puo’ decidere di cancellare. Non vorrei che, dopo il caso Shalabayeva e quello del pestaggio degli operai di Terni Alfano dovesse chiedere scusa agli italiani per la terza volta per la dissennata gestione del suo dicastero”. (Com/Vor/ Dire) 17:30 03-11-14

Gay: Lo Giudice,Alfano dovrà chiedere scusa per terza volta?
(ANSA) – BOLOGNA, 3 NOV – “Non vorrei che, dopo il caso Shalabayeva e quello del pestaggio degli operai di Terni Alfano dovesse chiedere scusa agli italiani per la terza volta per la dissennata gestione del suo dicastero”. Lo sostiene Sergio Lo Giudice, senatore Pd, dopo la decisione del prefetto di Bologna di annullare la trascrizione delle nozze gay contratte all’estero, fra cui quelle dello stesso Lo Giudice. “La crociata di Alfano contro le coppie gay e lesbiche – dice Lo Giudice – ha le armi spuntate: ricorda più le fanfaronate di Brancaleone che la conquista di Gerusalemme. Il Ministro dell’interno pensa forse di distrarre così l’opinione pubblica dalla difficoltà di gestione della crisi sociale di queste settimane? Un plauso alla fermezza civile del Sindaco di Bologna Virginio Merola che, come già Marino e Pisapia, ha espresso il suo rifiuto a procedere alla cancellazione delle trascrizioni”. (ANSA).

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