”Segoléne Royal, già candidata alle presidenziali francesi, sarà ricordata come la compagna di Hollande? E Nilde Iotti divenne presidente della Camera perché era stata legata a Togliatti? La moglie di Franco Bassanini, Linda Lanzillotta, è vice presidente del Senato . Lo è stata anche Valeria Fedeli, moglie dell’ex senatore Achille Passoni e oggi Ministro dell’Istruzione, che ha fra le sue collaboratrici Anna Serafini, moglie di Piero Fassino e per molti anni deputata e responsabile infanzia del Pd. Nunzia Di Girolamo, già ministra del governo Letta, è moglie del presidente della commissione bilancio della Camera Francesco Boccia, ma militano in due partiti diversi: carriere separate in casa.
Tutte donne di valore i cui percorsi politici hanno incrociato quelli dei loro compagni ma che si sono fatte rispettare per le loro autonome capacità.
Anche a Bologna, per andare oltre l’attualità, Cofferati scelse come assessora al bilancio Paola Bottoni che, prima di essere la moglie di Mauro Zani, era una delle più autorevoli esponenti dei Ds. In quegli stessi anni sedeva sui banchi del consiglio comunale Siriana Suprani, moglie di Pierluigi Stefanini, certo, ma che in quanto a capacità di analisi politica dava dei punti a molti di noi.
Gigliola Schwarz, nominata oggi nel Cda della Fiera di Bologna, è una dirigente amministrativa le cui qualità sono riconosciute in città. Ha avuto la sorte di essere moglie di Claudio Mazzanti, oggi capogruppo PD nel consiglio comunale di Bologna. Ma guai se a una donna di valore si dovesse chiedere di fare un passo indietro perché c’è già il marito in prima o in seconda fila. Di familismi l’Italia è piena ma, dal Trota ai rampolli De Luca, di solito riguardano i maschietti. Facciamo attenzione a non usare questa categoria per penalizzare donne di valore che dalla visibilità dei mariti o dei compagni rischiano di essere più oscurate che valorizzate”.
E’ quanto ha scritto sul suo profilo Facebook il senatore bolognese del Partito Democratico Sergio Lo Giudice.