Lo scorso gennaio durante la partita di basket giovanile Roosters Presezzo-Sebino Basket Villongo, l’arbitro ha impedito l’ingresso in campo ad un giovane indiano della squadra del Villongo, perché indossava il copricapo tipico dei sikh, argomentando che è vietato dal regolamento. La squadra si è opposta alla decisione del direttore di gara e per protesta alla fine del primo tempo ha lasciato il campo. Insieme ad altri colleghi ho sottoscritto un’interrogazione al Ministro dell’Interno per chiedere che quanto successo non si ripeta. La notizia è stata ripresa dal giornale indiano Ajit

Atto n. 3-01591 (con carattere d’urgenza)
Pubblicato il 26 gennaio 2015, nella seduta n. 384

DALLA ZUANNA , CUCCA , DI BIAGIO , FAVERO , FERRARA Elena , IDEM , LO GIUDICE , MATTESINI , PALERMO – Al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro dell’interno. –
Premesso che:
secondo quanto riportato da “L’Eco di Bergamo”, da “La Gazzetta dello Sport” e dal “Corriere della Sera” del 19 gennaio 2015, durante la partita di basket Roosters Presezzo-Sebino Basket Villongo, sfida del campionato giovanile bergamasco, che si è tenuta sabato 17 gennaio 2015, l’arbitro ha impedito l’ingresso in campo ad un giovane indiano della squadra del Villongo, perché indossava il copricapo tipico dei sikh, argomentando che è vietato dal regolamento. La squadra si è opposta alla decisione del direttore di gara e per protesta alla fine del primo tempo ha lasciato il campo e ora rischia la sconfitta a tavolino;
la FIBA (Federazione internazionale pallacanestro), come riportato da Germano Foglieni, responsabile ufficio gare della Federazione italiana basket (FIP) per le province di Bergamo, Lecco e Sondrio, ha proibito tutti i copricapi più spessi di 5 centimetri l’estate 2014, ma poi ha anche emesso una circolare per invitare alla tolleranza nelle categorie non professionistiche e giovanili;
il ragazzo aveva già giocato altre partite indossando il copricapo sikh senza subire richiami da parte degli arbitri;
considerato che:
per i sikh il turbante non è considerato come un cappello o copricapo qualsiasi ma riveste un profondo significato religioso ed ha una funzione primaria di identificazione e di appartenenza alguru, tanto che viene indossato quotidianamente e adattato in colore alle diverse circostanze o professioni;
lo sport svolge una funzione fondamentale nella promozione del valore del rispetto dell’altro e nell’inclusione sociale dei giovani stranieri di seconda generazione,
si chiede di sapere:
se il Governo sia a conoscenza di quanto esposto;
quali siano le valutazioni e le iniziative di competenza che si intendano prendere, volte a scoraggiare comportamenti che possono risultare discriminatori nell’esercizio delle attività sportive.

L’articolo del giornale Ajit

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