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Il ministro dell’Interno britannico Jacqui Smith ha sospeso l’estradizione di Mehdi Kazemi, il diciannovenne fuggito dall’Iran, dove rischia la condanna a morte perché omosessuale. Kazemi, a cui era stato negato  l’asilo in Olanda, sta per rientrare in Gran Bretagna, da dove si temeva potesse essere deportato in Iran.

Il minimo sindacale, da parte di un paese dell’Unione Europea. La direttiva europea 2000 del 1985 parla chiaro: per respingere la richiesta di un rifugiato bisogna essere certi che “ non sussistono minacce alla sua vita ed alla sua libertà per ragioni di razza, religione, nazionalità, opinioni politiche o appartenenza a un determinato gruppo sociale. Si da il caso che in Iran il “gruppo sociale” omosessuale sia messo a morte per impiccagione. Benvenuto in Europa, Mehdi.

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