L’Italia naviga a vista perché le vecchie mappe sono incapaci di restituirci il senso compiuto di una realtà nuova, mai tanto complessa ed interconnessa. La politica è rimasta ancorata dentro i confini nazionali e questo è un fattore di crisi della costruzione europea.

Il prossimo parlamento dovrà sapere inquadrare il tema della rappresentanza degli interessi locali nella dimensione europea Serve una forte europeizzazione della politica nazionale.

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Le proposte di Sergio Lo Giudice PER L’ITALIA IN EUROPA

Ripartiamo da un rinnovamento culturale che sappia guardare all’istruzione, alla formazione e alla ricerca nel contesto europeo. Per anni mi sono occupato di formazione nelle scuole e di progetti europei: sarà mio compito lavorare per accrescere la consapevolezza dei diritti e delle libertà fondamentali che derivano dallo statuto della cittadinanza europea con specifici progetti di formazione.

L’Unione europea non può essere solo un processo di integrazione economica e di regole per i mercati nazionali: deve sapersi evolvere verso gli Stati Uniti d’Europa. Mi impegnerò a ridurre lo spread dei diritti e della politica, portando la legislazione italiana agli standard europei e guardando alla Carta dei diritti fondamentali come ad una bussola per modernizzare il nostro Paese e contrastare tutte le forme di discriminazione.

Guardare all’Europa significa ripensare a un nuovo modello di crescita più equo e sostenibile in cui un lavoratore non sia posto di fronte all’alternativa tra il diritto al lavoro ed il diritto alla salute.

Un paese moderno ed europeo non può far pagare ai contribuenti le sanzioni pecuniarie per l’insipienza di una classe dirigente che non è riuscita in questi anni ad adeguare tempestivamente la nostra legislazione agli obblighi derivanti dall’Unione europea. L’Italia versa all’Europa più di quanto non riceva per l’incapacità di sfruttare tutte le opportunità di crescita economica che derivano dai fondi europei. Da parlamentare nazionale mi impegnerò ad essere un raccordo tra l’Europa ed il nostro territorio affinché i progetti europei possano avere un impatto reale ed effettivo sulla nostra comunità in termini di crescita economica ed occupazionale.

Parlare di politica europea significa in primo luogo parlare di noi: avere uno sguardo ampio che porti l’Italia all’avanguardia del processo di integrazione europea.

Sergio Lo Giudice
Candidato PD al Senato della Repubblica

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