Molti di noi usano social network e servizi on line ma con più di 20 milioni di italiani che usano internet, le sfide sono tante.
Su mia proposta il Comune di Bologna ha intrapreso già nel 2004 un percorso di passaggio al software libero e all’adozione di dati a formato aperto. Nell’ultimo anno l’Agenda Digitale cittadina e i progetti Smart City hanno posto Bologna come laboratorio d’innovazione. Queste belle esperienze di Bologna possono contribuire all’innovazione sul piano nazionale.
Le proposte di Sergio Lo Giudice PER L’INNOVAZIONE DIGITALE (PDF)
È evidente una questione di diritto all’accessibilità sia a livello di infrastrutture che a livello culturale: lo Stato deve assicurare investimenti per migliorare l’accesso al web a tutti i cittadini e alle imprese. Dobbiamo porre le basi per una crescita sociale ed economica seguendo gli esempi di altri paesi europei. Le periferie possono diventare luoghi centrali uniformando investimenti e infrastrutture. Le classi a rischio di esclusione possono diventare risorse.
Le scuole devono diventare palestre per l’innovazione: ogni presidio scolastico deve garantire a tutti accesso e formazione al digitale mettendo i docenti nelle migliori condizioni per innovare.
Le imprese e le associazioni di categoria devono essere accompagnate con investimenti e coordinamento verso una nuova fase di crescita a base tecnologica con un occhio alla sostenibilità ambientale, seguendo le linee della cosiddetta Smart city, la città intelligente.
L’accesso alle informazioni della Pubblica Amministrazione, deve essere rafforzato per maggior trasparenza nella gestione delle risorse. Grazie all’uso delle tecnologie, i cittadini possono essere sentinelle dei beni comuni. Possono nascere nuove imprese grazie agli open data.
Molte città come Bologna hanno sperimentato buone pratiche e affrontato le criticità: l’emersione e il rafforzamento della collaborazione tra centro e periferia deve diventare asse portante della strategia nazionale del digitale senza la quale non c’è crescita intelligente.
Mobilità sostenibile, risparmio energetico, valorizzazione dei beni culturali e delle imprese, nuovo rapporto tra Pubblica Amministrazione e cittadini, possono diventare patrimonio di tutti.
Bisogna aiutare le scuole e le imprese ad innovarsi investendo nel futuro che è già qui. Il digitale è un insieme di strumenti che possono migliorare la qualità di vita di ognuno di noi e Bologna può essere laboratorio d’innovazione.
Sergio Lo Giudice
Candidato PD al Senato della Repubblica