Uno dei motivi principali che mi hanno spinto a candidarmi al Parlamento è la consapevolezza che oggi più che mai c’è bisogno di rappresentanti  che conoscano le esigenze delle comunità e degli enti locali.

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Le proposte di Sergio Lo Giudice PER BOLOGNA (PDF)

I comuni sono stati svuotati di risorse economiche e di autonomia amministrativa dalle ultime manovre. Il calo dei trasferimenti economici, i vincoli del patto di stabilità, i limiti rigidi alle assunzioni di nuovo personale, l’assenza di leve fiscali significative hanno ridotto il ruolo delle amministrazioni locali ad esecutrici di decisioni prese altrove, come fossero semplici esattori fiscali di risorse da girare quasi integralmente allo Stato centrale. Questo è il risultato di una falsa retorica leghista e berlusconiana sul federalismo che ha ridotto invece che aumentare i poteri delle comunità locali.

Nella mia esperienza nel consiglio comunale di Bologna ho toccato con mano quali sono i temi su cui è necessario che Bologna si faccia sentire, insieme agli altri comuni, a livello nazionale, a partire da alcuni temi forti come il mantenimento delle entrate dell’IMU  nelle casse comunali per garantire i servizi e l’avvio della Città metropolitana nei tempi previsti.

Ci sono poi tante altre questioni su cui la voce di Bologna deve farsi sentire a Roma. Penso alle politiche culturali, con il taglio del Fondo unico per lo spettacolo e una normativa che penalizza i teatri bolognesi; la necessità di investimenti per l’apertura di nuove scuole d’infanzia pubbliche, il consolidamento del Liceo Musicale, la riqualificazione degli edifici scolastici; la revisione del patto di stabilità in una direzione che premi i comuni più virtuosi.
Il Parlamento deve provvedere agli interessi generali del Paese, evitando una logica campanilistica di difesa degli interessi del proprio collegio elettorale a scapito del bene comune. Cosa del tutto diversa è fare in modo che chi abbia conoscenza delle esigenze del territorio porti questa consapevolezza a livello nazionale, perché le leggi rappresentino la sintesi dei bisogni reali delle comunità, spesso tenuti in poca considerazione dalle istituzioni romane.

Sergio Lo Giudice
Candidato PD al Senato della Repubblica

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