“La trascrizione da parte del Comune di Roma dell’atto di nascita argentino di un bambino con due mamme rappresenta un illuminato atto di civiltà da parte della capitale, che conferma il respiro europeo e internazionale dell’amministrazione capitolina”. Così il senatore democratico Sergio Lo Giudice commenta la registrazione avvenuta ieri a Roma che segue al caso di Torino dove, nell’ottobre scorso, il Comune aveva trascritto un atto analogo a seguito di un decreto della Corte d’Appello.

“Per la prima volta un Comune decide di trascrivere un atto di nascita con due genitori dello stesso sesso senza che questo venga imposto da un tribunale: Roma si pone ancora una volta come un’amministrazione vicina ai suoi cittadini che non costringe ad andare di fronte a un giudice per vedersi riconoscere diritti fondamentali già sanciti da precedenti sentenze”.

“Mi auguro – conclude Lo Giudice – che altri sindaci seguano l’esempio di Ignazio Marino e soprattutto che il Parlamento faccia presto ad approvare la possibilità di riconoscimento del secondo genitore dello stesso sesso prevista nel testo di legge sulle unioni civili in discussione in Senato”.

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