(9Colonne) Roma, 7 dic – “Argomentazioni ridicole”. Il senatore del PD Sergio LO GIUDICE risponde così, ai microfoni di “Legge o Giustizia” su Radio Cusano Campus, a chi sostiene che milioni di italiani avrebbero votato “no” al referendum per protestare contro alcune leggi approvate o discusse in questi mesi. Dalle unioni civili al reato di omofobia fino alla legge contro le terapie riparative per gli omosessuali. Secondo alcuni cattolici questi provvedimenti avrebbero spinto milioni di persone a far naufragare la riforma costituzionale: “Questi argomenti girano sul web da qualche tempo. Sono una propaganda di integralisti cattolici che fanno capo a ad alcune associazioni che si sono distinte nell’organizzazione del Family Day. Rappresentano un pezzo del cattolicesimo integralista italiano che si colloca politicamente nell’estrema destra. Insomma, staziona dalle parti di Fratelli d’Italia, in un luogo in cui si coltiva quel cattolicesimo anti Bergoglio, dove si chiede un ritorno ad una rigidità sui temi della morale familiare e sessuale. Si tratta di voti che sarebbero comunque andati a destra. Parliamo comunque di frange marginali dell’elettorato. In Parlamento c’è la mia proposta contro le terapie riparative, ovvero contro quei falsi terapeuti che vogliono “guarire” le persone dall’omosessualità. Questo argomento è trattato da quotidiani di nicchia dell’estrema destra cattolica. Queste persone non spostano molto dato che hanno percentuali da prefisso telefonico, come abbiamo visto a Roma con il Popolo della Famiglia”. LO GIUDICE aggiunge che “è indubbio che chi ha gradito le unioni civili ha avuto un atteggiamento benevole verso Renzi votando “si” al referendum” ma ricorda anche come si sia sforzato nel “non far diventare queste leggi una merce di scambio con il corpo elettorale LGBT perché sul referendum bisognava dare una risposta sul merito”. Il senatore del Pd chiude parlando di quei professionisti che “curano” i gay: “Sono diversi i falsi terapeuti. Queste terapie sono duramente condannate da associazioni di psicologi e psichiatri. Sono tanti questi profeti dell’eteronormatività, ovvero eterosessualità obbligatoria. Si rivolgono a bambini e minori e li sottopongono a terapie psicologiche finalizzate a convincerli che loro non sono omosessuali ma che si tratta solo di pulsioni che si possono combattere. Allora mi chiedo: un eterosessuale potrebbe, tramite una terapia, diventare gay?”​

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