09.05.13 – (l’Unità Emilia-Romagna) Lo Giudice: “Non è tanto importante se il leader del PD sarà un reggente o un segretario. Credo che il futuro segretario del PD non vada eletto in quest’assemblea ma all’interno di un percorso congressuale ampio: dovrà essere una figura che riesce a fare sintesi tra le diverse componenti e a ricomporre le fratture del partito, vistose e dannose”.
“Abbiamo due problemi da risolvere con urgenza: uno attiene al meccanismo di funzionamento interno del Pd che è una creatura con elementi strutturali di conflitto: é diviso in correnti che hanno una vita che non si armonizza con quella del partito. Perciò dev’essere regolata in modo diverso la forma-partito e il modo di stare insieme. Il secondo problema è quello della relazione con l’elettorato, che si è sentito deluso e con cui vanno riannodati molti fili. Le due cose si intrecciano tra loro. Bisogna rendere il partito uno strumento più facilmente fruibile da chi ha passione civile da spendere.”
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