Togliendo le ingerenze vaticane, i salottini dei nostri finti politici che seguono la chiesa con lo scopo di raccimolare più voti…
cosa possiamo pretendere? Ribellarsi e NON VOTARE A NESSUNO!
Se ci fosse Zapatero in Italia, allora Ratzinger potrebbe essere indotto a ristabilire l’inquisizione 🙁
Caro Sergio, per un momento ho pensato che avessi fatto un secondo coming out, stavolta politico! Pensavo che invitassi a votare PS in Italia, che in effetti è il partito che sostiene le idee di Zapatero, non come il PD.
Oggi pensiamo alla Spagna, dove Zapatero ha lanciato una sfida per i diritti di cittadinanza e la laicità del paese che ha raggelato gli integralisti del cardinal Varela.
“Vogliamo uno Zapatero italiano che liberi l’Italia del Vaticano” era lo slogan che con la delegazione italiana scandivamo durante il mitico pride del 2005 a Madrid, subito dopo la ley sul matrimonio. ZP (zeta-pe, come lo chiamano affettuosamente i suoi connazionanali) è diventato un modello per gli europei laici perché è riuscito a fare diventare programma di governo una linea avanzata di promozione della cittadinanza.
Lo Zapatero italiano non può essere il leader di un partito dell’1%, ma chi saprà fare diventare quei contenuti maggioritari anche qui da noi. So che sarà lunga, ma confido molto di più nei tanti autentici laici del Pd (anche numericamente assai più dei seguaci del Ps)e nel loro lavoro di costruzione di consenso. http://www.laicitaecivismo.it
Sergio, ma i laici del PD sono soffocati e contano meno (ora lo sappiamo dalle candidature: tu non ci sei, la Binetti sì ed è numero 2 in Lombardia) dell’Opus Dei, per cui dài, non diciamo cose sbagliate.
Se tieni alla laicità devi uscire dal PD e sperare che il PD si divida. La cosa giusta l’han fatta Grillini e Angius andando nel PS. Se il PS lo cominciaste a votare voi laici del PD magari anziché del 2,5% avrebbe il 5% e sarebbe una forza di maggiore interesse proprio per il PD.
Giusto per dire, oggi l’Internazionale Socialista vi ha dato il ben servito, penso che il PD farebbe cosa saggia a chiedere l’ingresso nell’ELDR, dal momento che il programma di Veltroni ha più punti di contatto con quello dei partiti liberali europei che non con quelli socialisti. E in Spagna, addirittura, c’erano più punti di contatto con il PP che non con il PSOE!
” (…) I diritti delle coppie composte da persone dello stesso sesso debbono essere garantiti; è urgente approvare efficaci norme antidiscriminatorie e antiomofobia e permettere alle persone transessuali di ottenere la rettifica del sesso con regole meno restrittive, in sintonia con la legislazione europea. Occorre regolamentare le unioni civili riconoscendo alle coppie stabili di poter formalizzare il proprio rapporto con un contratto che abbia natura personale e patrimoniale, con effetti anche rispetto ai terzi. In questo contesto si deve riconoscere alle coppie formate da persone dello stesso sesso un rafforzamento di questo istituto. Parallelamente per le coppie sposate senza figli deve essere introdotto il divorzio breve, semplificando lunghe, costose e inutili pratiche burocratiche. Va intensificata la promozione di campagne a favore degli anticoncezionali rendendoli più facilmente disponibili.”
La differenza è sostanziale: il PS parla di “coppie” e di “contratto di natura personale e patrimoniale che abbia efficacia davanti a terzi”, sull’onda della legislazione europea.
Il compromesso del PD sappiamo a cosa porterebbe: i Dico, e nei due anni passati non si è nemmeno stati in grado di approvare quella schifezza lì.
Se Boselli avesse ottenuto dal Pd quello che chiedeva, cioè di correre con il suo simbolo collegato alla candidatura di Veltroni, avrebbe aderito – in nome della costruzione di un’alleanza in grado di tentare la vittoria -al programma del Pd (legge sui conviventi e norme anti omofobia), così come hanno fatto i radicali, lasciando da parte il tema del “rafforzamento” dello status delle coppie gay.
Se il Ps avesse ottenuto da Rutelli, come aveva chiesto e non ha ottenuto, un assessorato, oggi non sarebbe in campo la candidatura di Franco Grillini a Sindaco di Roma e il Ps avrebbe accolto come una novità positiva il programma di Rutelli su questo tema (lotta alle discriminazioni, servizi per le coppie di fatto, iniziative anti omofobia nelle scuole, centro internazionale di cultura gay).
Se Clemente Mastella non avesse avuto paura di contare i poveri resti delle sue truppe, oggi sarebbe capolista in Campania per il Ps uno dei più grandi oppositori all’approvazione di qualunque norma per i diritti lgbt nella scorsa legislatura.
Preferisco fare la lotta là dove so che si costruiranno le sintesi che farmi ammaliare da chi promette tanto quando sa che non dovrà mantenere nulla.
Sergio, ma anche se io avessi diciotto palle sarei un biliardo.
Fare politica con i “se” non mi ha mai convinto. Io preferisco la realtà. La realtà è che nel PS Mastella non è candidato, a Roma Grillini è candidato a sindaco con un ottimo programma, mentre Veltroni e Rutelli non solo non hanno ritenuto di fare un sopralluogo dopo la bomba al Coming Out, ma nemmeno hanno rilasciato due righe di solidarietà. La realtà è che il PS non è candidato assieme al PD e se lo fosse stato non è detto che non avrebbe ottenuto qualcosa proprio lì, sul tema della difesa della laicità, che è la bandiera del PD.
La realtà è che chi ha votato per una vita comunista e ha visto nel socialismo democratico prima solo competizione, poi solo schifo, poi di nuovo competizione, non sa ammettere nemmeno nel 2008 che VI STATE SBAGLIANDO.
Io per lo meno ero contro Bettino Craxi quando lui era potente e rubava, lo definisco un uomo politico morto latitante e non certo in esilio, ma oggi non vado a svendere i miei ideali di laicità all’Opus Dei, o a Rutelli, o al leghismo di Calearo.
Togliendo le ingerenze vaticane, i salottini dei nostri finti politici che seguono la chiesa con lo scopo di raccimolare più voti…
cosa possiamo pretendere? Ribellarsi e NON VOTARE A NESSUNO!
Se ci fosse Zapatero in Italia, allora Ratzinger potrebbe essere indotto a ristabilire l’inquisizione 🙁
Un Super Saluto Amico Sergio.
Con Amicizia e Rispetto
Maurizio Andrea
P.S.: se e quando vuoi visita anche il mio blog:
http://papaboysajo.splinder.com
Caro Sergio, per un momento ho pensato che avessi fatto un secondo coming out, stavolta politico! Pensavo che invitassi a votare PS in Italia, che in effetti è il partito che sostiene le idee di Zapatero, non come il PD.
Oggi pensiamo alla Spagna, dove Zapatero ha lanciato una sfida per i diritti di cittadinanza e la laicità del paese che ha raggelato gli integralisti del cardinal Varela.
“Vogliamo uno Zapatero italiano che liberi l’Italia del Vaticano” era lo slogan che con la delegazione italiana scandivamo durante il mitico pride del 2005 a Madrid, subito dopo la ley sul matrimonio. ZP (zeta-pe, come lo chiamano affettuosamente i suoi connazionanali) è diventato un modello per gli europei laici perché è riuscito a fare diventare programma di governo una linea avanzata di promozione della cittadinanza.
Lo Zapatero italiano non può essere il leader di un partito dell’1%, ma chi saprà fare diventare quei contenuti maggioritari anche qui da noi. So che sarà lunga, ma confido molto di più nei tanti autentici laici del Pd (anche numericamente assai più dei seguaci del Ps)e nel loro lavoro di costruzione di consenso.
http://www.laicitaecivismo.it
Sergio, ma i laici del PD sono soffocati e contano meno (ora lo sappiamo dalle candidature: tu non ci sei, la Binetti sì ed è numero 2 in Lombardia) dell’Opus Dei, per cui dài, non diciamo cose sbagliate.
Se tieni alla laicità devi uscire dal PD e sperare che il PD si divida. La cosa giusta l’han fatta Grillini e Angius andando nel PS. Se il PS lo cominciaste a votare voi laici del PD magari anziché del 2,5% avrebbe il 5% e sarebbe una forza di maggiore interesse proprio per il PD.
Giusto per dire, oggi l’Internazionale Socialista vi ha dato il ben servito, penso che il PD farebbe cosa saggia a chiedere l’ingresso nell’ELDR, dal momento che il programma di Veltroni ha più punti di contatto con quello dei partiti liberali europei che non con quelli socialisti. E in Spagna, addirittura, c’erano più punti di contatto con il PP che non con il PSOE!
Scusa Sè, poi mi taccio.
Dal programma del PS italiano:
” (…) I diritti delle coppie composte da persone dello stesso sesso debbono essere garantiti; è urgente approvare efficaci norme antidiscriminatorie e antiomofobia e permettere alle persone transessuali di ottenere la rettifica del sesso con regole meno restrittive, in sintonia con la legislazione europea. Occorre regolamentare le unioni civili riconoscendo alle coppie stabili di poter formalizzare il proprio rapporto con un contratto che abbia natura personale e patrimoniale, con effetti anche rispetto ai terzi. In questo contesto si deve riconoscere alle coppie formate da persone dello stesso sesso un rafforzamento di questo istituto. Parallelamente per le coppie sposate senza figli deve essere introdotto il divorzio breve, semplificando lunghe, costose e inutili pratiche burocratiche. Va intensificata la promozione di campagne a favore degli anticoncezionali rendendoli più facilmente disponibili.”
La differenza è sostanziale: il PS parla di “coppie” e di “contratto di natura personale e patrimoniale che abbia efficacia davanti a terzi”, sull’onda della legislazione europea.
Il compromesso del PD sappiamo a cosa porterebbe: i Dico, e nei due anni passati non si è nemmeno stati in grado di approvare quella schifezza lì.
Se Boselli avesse ottenuto dal Pd quello che chiedeva, cioè di correre con il suo simbolo collegato alla candidatura di Veltroni, avrebbe aderito – in nome della costruzione di un’alleanza in grado di tentare la vittoria -al programma del Pd (legge sui conviventi e norme anti omofobia), così come hanno fatto i radicali, lasciando da parte il tema del “rafforzamento” dello status delle coppie gay.
Se il Ps avesse ottenuto da Rutelli, come aveva chiesto e non ha ottenuto, un assessorato, oggi non sarebbe in campo la candidatura di Franco Grillini a Sindaco di Roma e il Ps avrebbe accolto come una novità positiva il programma di Rutelli su questo tema (lotta alle discriminazioni, servizi per le coppie di fatto, iniziative anti omofobia nelle scuole, centro internazionale di cultura gay).
Se Clemente Mastella non avesse avuto paura di contare i poveri resti delle sue truppe, oggi sarebbe capolista in Campania per il Ps uno dei più grandi oppositori all’approvazione di qualunque norma per i diritti lgbt nella scorsa legislatura.
Preferisco fare la lotta là dove so che si costruiranno le sintesi che farmi ammaliare da chi promette tanto quando sa che non dovrà mantenere nulla.
Condivido l’analisi di Sergio.
Sergio, ma anche se io avessi diciotto palle sarei un biliardo.
Fare politica con i “se” non mi ha mai convinto. Io preferisco la realtà. La realtà è che nel PS Mastella non è candidato, a Roma Grillini è candidato a sindaco con un ottimo programma, mentre Veltroni e Rutelli non solo non hanno ritenuto di fare un sopralluogo dopo la bomba al Coming Out, ma nemmeno hanno rilasciato due righe di solidarietà. La realtà è che il PS non è candidato assieme al PD e se lo fosse stato non è detto che non avrebbe ottenuto qualcosa proprio lì, sul tema della difesa della laicità, che è la bandiera del PD.
La realtà è che chi ha votato per una vita comunista e ha visto nel socialismo democratico prima solo competizione, poi solo schifo, poi di nuovo competizione, non sa ammettere nemmeno nel 2008 che VI STATE SBAGLIANDO.
Io per lo meno ero contro Bettino Craxi quando lui era potente e rubava, lo definisco un uomo politico morto latitante e non certo in esilio, ma oggi non vado a svendere i miei ideali di laicità all’Opus Dei, o a Rutelli, o al leghismo di Calearo.
* errata corrige: la laicità è la bandiera del PS, non del PD…