Quello che vedete sopra è un pu-rai-do (trascrizione fonetica della traduzione giapponese del termine Pride), uno dei tanti personaggi in stile manga che saranno i testimonial dell’iniziativa. Oggi i quotidiani di Bologna dedicano ampio spazio alla conferenza stampa di presentazione del Bologna Pride 2008. Purtroppo le pagine nazionali, invece tacciono ( e anche questa non è una novità). Ecco qui la rassegna stampa : rassegna-pride-27marzo-08.pdf
Prima di leggerla ( o anche dopo) fate un salto sul sito del Resto del Carlino che propone un sondaggio sul Pride
Ciao Sergio, ti porto un po’ di zucchero e un po’ di carbone.
Il carbone per primo, così poi la bocca rimane col sapore di zucchero:
Indovina chi ha fatto questa dichiarazione:
“L’aborto è il fallimento della politica, un fallimento etico, economico, sociale e culturale. Sono certa che se si offrisse loro il giusto sostegno, le donne sceglierebbero tutte per la vita.
Non sottoscrivo la moratoria, ma non perché non condivida le analisi di Giuliano Ferrara, anzi: mi pare che quello che dice su questo tema vada proprio verso quella riumanizzazione della vita disumanizzata che ritengo necessaria oggi.
Sono cattolica praticante, e credo che la vita la dà e la toglie Dio, noi non abbiamo diritto di farlo. Quindi dico no all’eutanasia.
Se si parla di famiglia io penso a un uomo e una donna che si sposano e fanno dei figli. Scegliendo per la vita.”
fonte: http://www.ilfoglio.it/soloqui/79
Si tratta di Marianna Madia, capolista pD nel Lazio. Un’altra grana da pelare per te e i laici del PD.
Ora vieni su AdF e rifatti le orecchie con il discorso della Gimenez, parlamentare socialista spagnola, in favore del matrimonio per tutti.
Addavenì Gimenez! So di potere contare anche nel Pd su diverse Zapatere ( Bresso, Pollastrini, Bonino, Vittoria Franco, Franca Chiaromonte e tante altre). Il punto è far diventare queste posizioni maggioritarie nel partito: questo è strettamente intrecciato col farle diventare maggioritarie nel paese. Il Pd non è il Psoe tanto quanto l’Italia non è la Spagna. Modificare la cultura politica di questo paese è strettamente intrecciato con il modificare la cultura politica del principale partito del centrosinistra. Questo è quello che io ci sto a fare qui.
(questo non toglie che mi ribolle il sangue a leggere suor Madia elogiare Ferrara. Vado subito a rifarmi gli occhi ..)
Grazie Sergio per la rassegna stampa. E’ molto utile e un buon servizio che fai attraverso il tuo sito. Continua a pubblicarla, appena puoi. Besos.
Sergio, io capisco benissimo la tua strategia politica. L’hai spiegata bene ora e altre volte in precedenza. L’obiezione di base che ti muovo è la seguente: ma tu pensi di poter influenzare con le tue (nostre) idee un grande partito che SI FONDA sulla fusione tra gli ex Ds (meno il Correntone), i cattolici democratici e i cattolici integralisti dell’Opus Dei?
Secondo me hai una sbavatura di superomismo, se pensi di potere arrivare a un risultato soddisfacente. Voglio dire: Veltroni, che conduce il PD da dittatore (saprai che le famose Commissioni delle primarie alla fine hanno dovuto solo approvare i documenti proposti da Veltroni) è lui che fa i programmi, le alleanze e le liste.
I programmi sono, secondo me, insufficienti, ma in ogni caso sono solo parole sulla carta, e non contano poi molto, come abbiamo già visto nel 2006.
Le liste sono importanti. Sono le persone che arriveranno in Parlamento e appoggeranno ciò in cui credono. Le liste del PD sono di destra. Colaninno, Calearo, Madia, Binetti: sono tutti capolista o secondi in lista, ossia eletti sicuri. Sono persone che in Spagna avrebbero votato Rajoy, non Zapatero. Sono conservatori, a volte di buon senso (Colaninno) a volte matti (Binetti).
Tu in queste liste, e quelli che la pensano come te e come me, non ci sei, non ci siamo, non ci siete proprio.
Ora, sei liberissimo di fare un ATTO DI FEDE verso il PD. Ma diccelo chiaramente: ci rimani dentro per atto di fede, dal momento che la logica delle cose dice di fare il contrario.
Dimenticavo: a Roma tra Grillini e Rutelli, chi appoggi? Il candidato del PD, clericale e intimo dell’Opus Dei, o Franco?
Io non ho proprio dubbi. Tu?
PPS: Sulle alleanze Veltroni ha rotto con la Sinistra, con i Socialisti e si è alleato con Radicali (inglobati e cancellati) e con Di Pietro. Domani punta al governissimo.
D’accordo, io non sono in quelle liste, ma ci sono degli altri. C’è Veronesi, Cuperlo, Pollastrini, Concia, i radicali (che avranno nove parlamentari e saranno tutt’altro che cancellati) e tanti altri che la pensano come me e come te. Ripeto: se li metti in fila ce ne sono di più iscritti al Pd che non al partito socialista. A Roma io non voto. Naturalmente condivido che Arcigay e le altre associazioni lgbt appoggino in quella particolare situazione l’avventura di Franco Grillini, la cui storia parla da sola. Non condividerei, invece, che il movimento lgbt scegliesse in assoluto la strada di uno splendido isolamento né che si trincerasse in partiti da prefisso telefonico come strategia complessiva.
Bene, sono contento della tua posizione su Grillini. Sappi che nel PD c’è molta gente che se viene a sapere che non appoggi Rutelli a Roma vuole che tu sia espulso dal partito. Della serie: Paola Binetti può pure votare contro alla Fiducia al proprio governo, ma Cristiana ALicata e Sergio Lo Giudice che appoggiano Grillini a Roma devono essere espulsi.
Le dimensioni, come sai, contano… anche in politica. Tuttavia in politica possono mutare, a seconda del numero di persone che decide di dar fiducia a un partito piccolo. Il PS può solo crescere, in questo senso 🙂
E ricordati: tra Amato, Zavoli, Signorile, Del Turco, Manca ci sono più craxiani nel PD che nel PS!
Anche il PDL ha i suoi craxiani: Cicchitto, Stefania Craxi, Brunetta, ecc.