“Il sostegno alla candidatura di Luca Rizzo Nervo di un gruppo di persone legate ad Amelia Frascaroli mi fa molto piacere perché conferma come in questo congresso non valgano i riferimenti alla politica nazionale né una statica etichettatura di chi sta più a destra o più a sinistra, distinzioni che vanno valutate alla prova delle politiche reali”. Lo scrive su Facebook il senatore Sergio Lo Giudice.
“Una parte consistente degli orlandiani bolognesi sostiene Rizzo Nervo, e non stupisce che chi si era collocato a sinistra del PD oggi decida di appoggiare chi ha votato Renzi all’ultimo congresso”, spiega il parlamentare democratico. “Ho considerato più a destra delle mie le posizioni di chi si scandalizzava perché il sindaco dava l’acqua gli occupanti, o chiedeva che la sede del Cassero andasse genericamente a bando o si scaglia contro i centri sociali cittadini considerandoli un problema di cui liberarsi e mai una risorsa con cui sforzarsi di trovare le modalità di una relazione. Eppure su questi temi ho trovato al mio fianco tante persone provenienti da storie diverse dalla mia, dal cattolicesimo democratico o dall’esperienza ambientalista: amici e compagni di strada che oggi ritrovo a fianco a Rizzo Nervo, in una visione del partito e della città, più aperta, più dinamica, più libertaria.
Non è il radicamento nella storia social-comunista o in quella del riformismo liberale che oggi fa la differenza o consente di tenere fermi i valori della sinistra – conclude Lo Giudice -. Non vale guardare da dove ognuno di noi proviene, ma quale visione si ha del futuro della comunità metropolitana e del ruolo della politica. Benvenuti quindi ai nipotini di nonna Amelia, che ancora una volta non è stata a guardare ma ha voluto dare il suo contributo a un laboratorio politico che potrebbe dare una scossa positiva alla vita della nostra comunità.”