“Un altro passo di civiltà verso l’affermazione del principio dell’interesse del minore al riconoscimento della propria realtà familiare. Un altro tassello verso una società che rispetti davvero la pluralità delle famiglie”.

Così il senatore Pd Sergio Lo Giudice saluta la notizia della trascrizione, da parte di un Comune lombardo, del certificato di nascita estero attestante la genitorialità congiunta dei due papà di una bambina nata in Canada, resa nota oggi dal sito GayPost.it.

“Già la Corte d’Appello di Trento, nel febbraio scorso, aveva riconosciuto il legame genitoriale di entrambi i papà non attraverso una adozione coparentale (la cosiddetta stepchild adoption ) ai sensi dell’art.44 della legge sulle adozioni, ma riconoscendo il certificato di nascita di un altro Stato attestante la doppia paternità di nei confronti di un bambino nato attraverso la gestazione per altri – spiega il senatore democratico -. Una sentenza che riprendeva le argomentazioni già indicate dalla Corte di Cassazione 19599/2016: assenza di contrarietà all’ordine pubblico, interesse prioritario del minore, indifferenza ai fini del riconoscimento dei diritti del bambino, delle tecniche di procreazione assistita utilizzate. Oggi un nuovo passo in avanti: è stato lo stesso Comune, senza l’intervento della magistratura, ad assumere questa decisione . Una decisione di civiltà, che segna la distanza dal caso opposto di Perugia, dove l’amministrazione continua a a lasciare senza riconoscimento anagrafico un bimbo nato in Spagna da due mamme, un’ostinazione la cui distanza dal bene reale dei minori trova conferma nella bella notizia di oggi”.

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