Inizia in Senato la discussione del DL3 che eviterà che 52000 docenti e ATA debbano restituire gli aumenti ricevuti
Ecco una scheda illustrativa:
Decreto-legge 23 gennaio 2014, n. 3, recante disposizioni temporanee e urgenti in materia di proroga degli automatismi stipendiali del personale della scuola.
Il decreto legge all’esame della Commissione Istruzione del Senato è volto a risolvere la questione relativa al trattamento economico stipendiale del personale della scuola e consentirà quindi a circa 52mila persone, tra docenti e personale Ata (fonte Ministero Economia e Ministero Istruzione) di non restituire gli aumenti stipendiali ricevuti nel 2013 e di mantenere il nuovo livello retributivo. Nel particolare:
a) si prevede che, in attesa della conclusione di una specifica sessione negoziale, non siano adottati i provvedimenti di retrocessione a una classe stipendiale inferiore, nei confronti del personale della scuola interessato dalla predetta sessione negoziale e, che ne abbia acquisita una superiore nel 2013 a seguito dell’anzianità economica attribuita. In aggiunta si prevede che non vengano adottati i provvedimenti di recupero dei pagamenti già effettuati a partire dal 1º gennaio 2013 in esecuzione dell’acquisizione di una nuova classe stipendiale. Inoltre viene disposto che, in caso di mancata conclusione entro il 30 giugno 2014, della sessione negoziale, le somme corrisposte al personale interessato, fino a tale data, non vengano comunque recuperate, nonostante la retrocessione ad una classe stipendiale inferiore;
b) si prevede l’accantonamento della somma di 120 milioni di euro fino alla conclusione della sessione negoziale a valere sulle somme iscritte nel conto dei residui sul Fondo del cd 30% (ex art. 64, c. 9, d.l. n. 112/2008 – incremento risorse contrattuali per sviluppo professionale carriera personale scuola), di cui 58,1 milioni relativi a somme già corrisposte nel 2013;
c) viene stabilito che per il 2014 il blocco degli incrementi stipendiali non trova applicazione per il personale della scuola.
