“Il caso di Andrea Giuliano, attivista italiano per i diritti degli LGBTI bersagliato dal partito dell’estrema destra ungherese Jobbik, deve ricordarci, all’indomani della giornata mondiale contro l’omofobia, l’urgenza di azioni concrete in Italia e nel mondo contro la piaga sociale dell’omofobia. Il giovane attivista è stato preso di mira dopo la sua partecipazione al gay pride di Budapest; i suoi persecutori sono arrivati al punto di fissare una taglia sulla sua testa dopo che il ragazzo li avrebbe ‘diffamati’ durante il Pride di Budapest. Su questo caso abbiamo interrogato il Primo Ministro e il Ministro degli Affari esteri per spingere il governo italiano a dare assistenza al giovane italiano. Già nelle prime ore della mobilitazione Andrea è stato contattato dalle nostre autorità a Budapest che si sono subito messe a disposizione del ragazzo e nell’interrogazione chiediamo che non sia lasciato solo nelle prossime settimane”.

Così in una nota l’onorevole Micaela Campana, responsabile nazionale welfare e diritti del Partito Democratico, e il senatore Pd Sergio Lo Giudice, primi firmatari di un’interrogazione congiunta alla Camera e al Senato.

L’atto è stato firmato 74 parlamentari. Dai senatori: Fedeli, Amati, Angioni, Cirinnà, Cucca, D’Adda, Dalla Zuanna, Fabbri, Fasiolo, Favero, Fornaro, Gatti, Guerra, Ichino, Idem, Lai, Lo Moro, Lucherini, Manassero, Manconi, Migliavacca, Morgoni, Pegorer, Pezzopane, Puppato, Ricchiuti, Silvestro, Sollo, Spilabotte, Susta, Valdinosi, Zanoni.
Alla Camera hanno apposto la loro firma gli onorevoli: Baruffi, Lodolini, De Maria, Pini, Zampa, Guerini G., Murer, Sgambato, Carocci, Magorno, Garavini, Verini, Marchi, Albanella, Borghi, Gasparini, Marzano, Zan, Morani, Malisani, Zardini, Tartaglione, Maestri, Venittelli, Argentin, Rubinato, Tullo, Mognato, Fabbri, Gandolfi, Capone, Manfredi, Cenni, Giulietti, Beni, Cimbro, Di Salvo, Lacquaniti, Carloni, Iacono, Carnevali

“Sappiamo che l’udienza per la denuncia per ‘diffamazione’ a carico di Andrea si terrà a fine giugno, mentre la causa da lui intentata per le minacce subite è ancora ferma” proseguono i due parlamentari Dem. “Siamo profondamente preoccupati per l’ennesimo segnale della caduta libera dell’Ungheria del Primo ministro Orban, dove dal 2010 lo Stato di Diritto sembra essere stato congelato a favore di una cultura populista, xenofoba e omofoba che ben poco ha a che fare con i principi fondamentali dell’Unione Europea.”

In questi giorni il Partito Democratico ha lanciato l’hashtag #iostoconandrea, titolo della campagna virale sui social network.

ALLEGATOIl testo dell’interrogazione

OMOFOBIA. CAMPANA-LO GIUDICE: INTERROGAZIONE SUL CASO DI ANDREA
(DIRE) Roma, 22 mag. – “Il caso di Andrea Giuliano, attivista italiano per i diritti degli LGBTI bersagliato dal partito dell’estrema destra ungherese Jobbik, deve ricordarci, all’indomani della giornata mondiale contro l’omofobia, l’urgenza di azioni concrete in Italia e nel mondo contro la piaga sociale dell’omofobia. Il giovane attivista e’ stato preso di mira dopo la sua partecipazione al gay pride di Budapest; i suoi persecutori sono arrivati al punto di fissare una taglia sulla sua testa dopo che il ragazzo li avrebbe ‘diffamati’ durante il Pride di Budapest. Su questo caso abbiamo interrogato il Primo Ministro e il Ministro degli Affari esteri per spingere il governo italiano a dare assistenza al giovane italiano. Gia’ nelle prime ore della mobilitazione Andrea e’ stato contattato dalle nostre autorita’ a Budapest che si sono subito messe a disposizione del ragazzo e nell’interrogazione chiediamo che non sia lasciato solo nelle prossime settimane”. Cosi’ in una nota Micaela Campana, responsabile nazionale welfare e diritti del Partito Democratico, e Sergio Lo Giudice, primi firmatari di un’interrogazione congiunta alla Camera e al Senato.(SEGUE) (Com/Rai/ Dire) 12:18 22-05-15
(DIRE) Roma, 22 mag. – L’atto e’ stato firmato 74 parlamentari, a cominciare dai senatori: Fedeli, Amati, Angioni, Cirinna’, Cucca, D’Adda, Dalla Zuanna, Fabbri, Fasiolo, Favero, Fornaro, Gatti, Guerra, Ichino, Idem, Lai, Lo Moro, Lucherini, Manassero, Manconi, Migliavacca, Morgoni, Pegorer, Pezzopane, Puppato, Ricchiuti, Silvestro, Sollo, Spilabotte, Susta, Valdinosi, Zanoni. Alla Camera hanno apposto la loro firma gli onorevoli: Baruffi, Lodolini, De Maria, Pini, Zampa, Guerini G., Murer, Sgambato, Carocci, Magorno, Garavini, Verini, Marchi, Albanella, Borghi, Gasparini, Marzano, Zan, Morani, Malisani, Zardini, Tartaglione, Maestri, Venittelli, Argentin, Rubinato, Tullo, Mognato, Fabbri, Gandolfi, Capone, Manfredi, Cenni, Giulietti, Beni, Cimbro, Di Salvo, Lacquaniti, Carloni, Iacono, Carnevali. “Sappiamo che l’udienza per la denuncia per ‘diffamazione’ a carico di Andrea si terra’ a fine giugno, mentre la causa da lui intentata per le minacce subite e’ ancora ferma”, proseguono i due parlamentari Dem. “Siamo profondamente preoccupati per l’ennesimo segnale della caduta libera dell’Ungheria del Primo ministro Orban, dove dal 2010 lo Stato di Diritto sembra essere stato congelato a favore di una cultura populista, xenofoba e omofoba che ben poco ha a che fare con i principi fondamentali dell’Unione Europea.” In questi giorni il Partito Democratico ha lanciato l’hashtag #iostoconandrea, titolo della campagna virale sui social network.

Omofobia: Campana e Lo Giudice, Pd dice ‘io sto con Andrea’ =
(AGI) – Roma, 22 mag. – “Il caso di Andrea Giuliano, attivista italiano per i diritti degli Lgbti bersagliato dal partito dell’estrema destra ungherese Jobbik, deve ricordarci, all’indomani della giornata mondiale contro l’omofobia, l’urgenza di azioni concrete in Italia e nel mondo contro la piaga sociale dell’omofobia”. Cosi’ in una nota l’onorevole Micaela Campana, responsabile nazionale welfare e diritti del Partito Democratico, e il senatore Pd Sergio Lo Giudice, primi firmatari di un’interrogazione congiunta alla Camera e al Senato. “Il giovane attivista e’ stato preso di mira dopo la sua partecipazione al gay pride di Budapest; i suoi persecutori sono arrivati al punto di fissare una taglia sulla sua testa dopo che il ragazzo li avrebbe ‘diffamati’ durante il Pride di Budapest – spiegano – Su questo caso abbiamo interrogato il Primo Ministro e il Ministro degli Affari esteri per spingere il governo italiano a dare assistenza al giovane italiano. Gia’ nelle prime ore della mobilitazione Andrea e’ stato contattato dalle nostre autorita’ a Budapest che si sono subito messe a disposizione del ragazzo e nell’interrogazione chiediamo che non sia lasciato solo nelle prossime settimane”. (AGI) . (Segue) 221239 MAG 15
(AGI) – Roma, 22 mag. – Sono 74 i parlamentari che hanno firmato. I senatori Fedeli, Amati, Angioni, Cirinna’, Cucca, D’Adda, Dalla Zuanna, Fabbri, Fasiolo, Favero, Fornaro, Gatti, Guerra, Ichino, Idem, Lai, Lo Moro, Lucherini, Manassero, Manconi, Migliavacca, Morgoni, Pegorer, Pezzopane, Puppato, Ricchiuti, Silvestro, Sollo, Spilabotte, Susta, Valdinosi, Zanoni. Alla Camera hanno apposto la firma: Baruffi, Lodolini, De Maria, Pini, Zampa, Guerini G., Murer, Sgambato, Carocci, Magorno, Garavini, Verini, Marchi, Albanella, Borghi, Gasparini, Marzano, Zan, Morani, Malisani, Zardini, Tartaglione, Maestri, Venittelli, Argentin, Rubinato, Tullo, Mognato, Fabbri, Gandolfi, Capone, Manfredi, Cenni, Giulietti, Beni, Cimbro, Di Salvo, Lacquaniti, Carloni, Iacono, Carnevali “Sappiamo che l’udienza per la denuncia per ‘diffamazione’ a carico di Andrea si terra’ a fine giugno, mentre la causa da lui intentata per le minacce subite e’ ancora ferma” proseguono i due parlamentari Dem. “Siamo profondamente preoccupati per l’ennesimo segnale della caduta libera dell’Ungheria del Primo ministro Orban, dove dal 2010 lo Stato di Diritto sembra essere stato congelato a favore di una cultura populista, xenofoba e omofoba che ben poco ha a che fare con i principi fondamentali dell’Unione Europea”, osservano In questi giorni il Partito Democratico ha lanciato l’hashtag ‘io sto con Andrea’, titolo della campagna virale sui social network.(AGI) . 221239 MAG 15

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