Un articolo di Nuovo Paese Sera sulla decisione del Parlamento francese di estendere il matrimonio civile alle coppie dello stesso sesso e sulle reazioni in Italia….

NUOVO PAESE SERA
24.04.13 Nozze gay, Pdl in piazza Farnese. E’ polemica: “Manifestazione omofoba”

Sotto l’ambasciata di Francia per dire no al matrimonio tra persone omosessuali approvato ieri dall’assemblea legislativa francese. In piazza anche Gasparri e Gramazio e alcuni ragazzi francesi. A pochi metri di distanza, invece, hanno manifestato a favore esponenti del movimento omosessuale italiano insieme ad alcuni rappresentanti di Sel e Pd. Con loro, per qualche minuto, anche Stefano Rodotà. Marino sottoscrive piattaforma Roma Gay Friendly

Nozze-gay-Rodota_fullDa un lato il Pdl a piazza Farnese, con lo slogan “Giù le mani dalla famiglia”, per esprimere dissenso alla legge francese “Le mariage pour tous” che dovrebbe essere approvata oggi. Dall’altro la comunità Lgbt, i giovani del Pd e Sel che parlano di “ennesima brutta figura dell’Italia e di giornata storica per la democrazia che deve spingere anche la politica italiana a legiferare”. E che hanno organizzato una contro manifestazione per dire “Sì ai matrimoni tra persone dello stesso sesso”. E sempre oggi il candidato del centrosinistra Ignazio Marino ha sottoscritto la piattaforma Roma Gay Friendly, proposta da Gay Center, ArciGay Roma, ArciLesbica Roma e Azione Trans.

LA PROTESTA – Da Destra parlano di reato di opinione e temono che “questa situazione sia n viatico per riaprire il dibattito sulla regolamentazione dei matrimoni omosessuali anche qui da noi”, dichiarano il Coordinatore romano della Giovane Italia Michelangelo Chinni e il dirigente regionale della Giovane Italia Lazio Matteo Guidoni. “Dal caso Talleu, agli arresti dei 67 giovani che manifestavano pacificamente, al fatto che la polizia abbia impedito l’accesso all’Assemblea Nazionale ad alcuni parlamentari dell’opposizione siamo ormai arrivati al reato di opinione e in qualità di movimento giovanile non possiamo accettare che una battaglia su un provvedimento così controverso si faccia ricordo a logiche antidemocratiche come quelle che si stanno verificando in Francia”. “La manifestazione – concludono i due dirigenti – nasce con l’intento di dimostrare che anche in Italia esiste una maggioranza silenziosa fatta di uomini e donne pronti a scendere in piazza per difendere i diritti della famiglia e dei propri figli. Vogliamo dimostrare agli amici francesi che non sono soli in questa battaglia e che oggi saremo in piazza per dare loro sostegno perché vogliamo un’Europa libera e per la famiglia vera, quella tradizionale”.

“Oggi manifesteremo insieme agli amici francesi, movimenti, partiti e associazioni a piazza Farnese, sotto l’ambasciata francese, per dire no alla legge a favore dei matrimoni gay proposta da Parigi – attacca Giuliano Castellino, dirigente de La Destra – La Destra manifesterà per la famiglia naturale, oggi più che mai, con Teodoro Buontempo nel cuore che in queste ore sta combattendo la sua ultima sfida terrena”. Poi aggiunge: “La famiglia è una ed è quella naturale, composta da un padre ed una madre. Tutto il resto è un attacco alla famiglia tradizionale e ai nostri valori millenari”.

LA CONTRO PROTESTA – A pochi metri di distanza, invece, hanno manifestato a favore della legge approvata in Francia esponenti del movimento omosessuale italiano insieme ad alcuni rappresentanti di Sel e Pd, tra cui Anna Paola Concia, Sergio lo Giudice, Alessandro Zan e Ileana Piazzoni. Con loro, per qualche minuto, anche Stefano Rodotà, che era di passaggio e si è fermato per fare una fotografia con il gruppo. “Se oggi la Francia dirà un sì definitivo sarà una giornata storica per la democrazia che deve spingere anche la politica italiana a legiferare. Alla Camera ho depositato un progetto di legge sul matrimonio gay su cui si può realizzare una ampia convergenza di forze”. Lo dichiara in una nota Alessandro Zan, deputato di Sel ed esponente del movimento gay.

“I giovani Pdl e i meno giovani deputati e senatori che hanno annunciato di affiancarli evitino l’ennesima brutta figura all’Italia in materia di diritti civili e si risparmino la pagliacciata di andare sotto l’ambasciata di Francia a dimostrare tutta la loro omofobia”. Con queste parole il segretario di GayLib, Daniele Priori commenta in una nota l’annunciata manifestazione contro i matrimoni gay francesi in programma alle 18 a piazza Farnese. “Anziché prendere atto dei richiami della Corte Costituzionale che, ultima occasione dieci giorni fa, ha ricordato al Parlamento l’urgenza di legiferare sui diritti delle coppie omoaffettive italiane – aggiunge il presidente di GayLib, Enrico Oliari – questi giovani vecchi dentro, affiancati da deputati e senatori, si dilettano a fare ingerenze nella vita e nelle scelte pienamente legittime e democratiche del Governo e del Parlamento della Francia, un Paese molto più avanti del nostro quanto a spirito comunitario e a progresso sociale e civile. L’unica azione utile per riparare a tanto scempio e assenza di rispetto e bon ton internazionale – conclude Oliari – sarebbe quella di evitare del tutto una manifestazione tanto triste e vergognosa”.

Contro la manifestazione del Pdl anche i Giovani democratici di Roma: “La manifestazione di oggi contro la legge francese sui matrimoni gay organizzata dei Giovani del Pdl – dichiara in una nota Marco Palillo – vuole gettare benzina sul fuoco su un tema che dovrebbe unire le varie forze politiche e non dividerle. Quando parliamo di diritti delle coppie omosessuali parliamo di questioni concrete come il diritto ad assistere il proprio partner in ospedale; vorrei dunque sapere su queste questioni i giovani del Pdl che risposte danno ai cittadini? Fanno una battaglia ideologica e di propaganda sulla pelle delle persone gay lesbiche e transessuali? O vogliono misurarsi con la realtà che li circonda?”.

LA PIATTAFORMA GAY FRIENDLY – Intanto oggi il candidato sindaco del centrosinistra Ignazio Marino ha sottoscritto la piattaforma Roma Gay Friendly, proposta da Gay Center, ArciGay Roma, ArciLesbica Roma e Azione Trans. “Una capitale veramente moderna – ha detto Marino – si riconosce dalla sua capacità di aprire alla diversità e valorizzarla in quanto ricchezza. Troppe volte invece, negli ultimi anni, Roma è stata teatro di episodi di discriminazione e di attacchi omofobi: fatti gravissimi che una città come la nostra, culla della civiltà, non può permettersi. Ma è giunto il momento di cambiare, anche grazie al contributo di proposte concrete come le vostre che ho letto con grande interesse”. “Il contrasto di fenomeni odiosi come l’omofobia e la transfobia, sia a casa nostra che fuori, deve costituire un impegno fermo per chiunque si candidi ad amministrare questa città – prosegue Marino – proprio come il riconoscimento dei diritti delle coppie di fatto che è mia intenzione portare avanti con una decisa azione normativa, nei limiti delle competenze di Roma Capitale. Condivido, inoltre, la necessità di promuovere campagne informative su queste tematiche a cominciare dalle scuole, perché sappiamo bene che l’informazione è il principale strumento per combattere le discriminazioni e vincere il pregiudizio. Vi ringrazio, dunque, di queste vostre proposte, che rappresentano una piattaforma comune sulla quale dovremo confrontarci per gettare insieme le basi del cambiamento e le fondamenta di Roma Capitale dei diritti, inclusiva e accogliente”.

FONTE
PaeseSera

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