“Il Sindaco di Napoli Luigi De Magistris ha rotto gli indugi e, primo sindaco di una grande città, ha accettato di trascrivere all’anagrafe i matrimoni fra persone dello stesso sesso contratti all’estero. É una bella decisione, coraggiosa e priva di controindicazioni sul piano legale”.

Lo dichiara Sergio Lo Giudice, senatore PD e primo firmatario di un disegno di legge per l’estensione del matrimonio alle coppie gay e lesbiche.

“La discussione su quali effetti giuridici discendano da questa trascrizione è oziosa. É evidente che, finché il Parlamento non estenderà alle coppie gay e lesbiche il matrimonio o varerà un istituto giuridico equivalente, quali diritti riconoscere a queste coppie resta nella disponibilità delle politiche sociali di ogni comune o regione. Ma quella trascrizione ha ugualmente un alto valore politico, perché significa che la tua comunità ti accoglie e ti riconosce, che non hai bisogno di varcare le Alpi per sentirti a casa tua, come oggi capita a troppe famiglie, non solo gay e lesbiche”.

“Oggi in commissione giustizia del Senato é stato depositato dalla relatrice Monica Cirinnà il nuovo testo base sulle unioni civili fra persone dello stesso sesso. Quella proposta estende alle coppie dello stesso sesso i diritti matrimoniali e consente l’adozione dei figli del partner. Verrebbe sanata così la violazione di un diritto fondamentale su cui due sentenze della Corte costituzionale hanno richiamato il parlamento. E verrebbe riconosciuta a migliaia e migliaia di bambini il diritto al riconoscimento di un legame giuridico con entrambi i genitori”.

“Ma l’obiettivo dell’uguaglianza di fronte alla legge delle coppie dello stesso sesso – conclude Lo Giudice – non sarà raggiunto se non attraverso il riconoscimento del diritto egualitario al matrimonio e la rimozione delle discriminazioni normative che oggi lo impediscono. Quindi un plauso va al gesto coraggioso di De Magistris, che mi auguro possa fare da apripista verso una stagione di avanzamento dei diritti civili”.

Nozze gay: Lo Giudice, De Magistris apripista uguaglianza
(ANSA) – NAPOLI, 24 GIU – “Il sindaco di Napoli Luigi De Magistris ha rotto gli indugi e, primo sindaco di una grande città, ha accettato di trascrivere all’anagrafe i matrimoni fra persone dello stesso sesso contratti all’estero. Å una bella decisione, coraggiosa e priva di controindicazioni sul piano legale”. Lo dichiara Sergio Lo Giudice, senatore PD e primo firmatario di un disegno di legge per l’estensione del matrimonio alle coppie gay e lesbiche. “La discussione su quali effetti giuridici discendano da questa trascrizione è oziosa. Å evidente che, finché il Parlamento non estenderà alle coppie gay e lesbiche il matrimonio o varerà un istituto giuridico equivalente, quali diritti riconoscere a queste coppie resta nella disponibilità delle politiche sociali di ogni comune o regione. Ma quella trascrizione ha ugualmente un alto valore politico, perché significa che la tua comunità ti accoglie e ti riconosce, che non hai bisogno di varcare le Alpi per sentirti a casa tua , come oggi capita a troppe famiglie , non solo gay e lesbiche “. “Oggi in commissione giustizia del Senato é stato depositato dalla relatrice Monica Cirinnà il nuovo testo base sulle unioni civili fra persone dello stesso sesso. Quella proposta estende alle coppie dello stesso sesso i diritti matrimoniali e consente l’adozione dei figli del partner. Verrebbe sanata così la violazione di un diritto fondamentale su cui due sentenze della Corte costituzionale hanno richiamato il parlamento. E verrebbe riconosciuta a migliaia e migliaia di bambini il diritto al riconoscimento di un legame giuridico con entrambi i genitori” “Ma l’obiettivo dell’uguaglianza di fronte alla legge delle coppie dello stesso sesso- conclude Lo Giudice- non sarà raggiunto se non attraverso il riconoscimento del diritto egualitario al matrimonio e la rimozione delle discriminazioni normative che oggi lo impediscono. Quindi un plauso va al gesto coraggioso di De Magistris, che mi auguro possa fare da apripista verso una stagione di avanzamento dei diritti civili”. (ANSA).

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25.06.14 rassegna stampa

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