NEWSLETTER SERGIO LO GIUDICE

L’EMILIA-ROMAGNA POSSIBILE

Fra poche settimane (domenica 23 novembre) l’Emilia-Romagna andrà al voto. Il nostro candidato alla presidenza è Stefano Bonaccini. Sono certo che Stefano saprà valorizzare il patrimonio storico di esperienza e di buon governo di queste terre ma con la discontinuità necessaria a scrivere una nuova pagina.

Sulla tutela del territorio e nelle scelte sui trasporti  sarà necessaria una nuova attenzione alle esigenze dell’ambiente. La crisi economica imporrà un ruolo attivo della Regione nella ricerca di soluzioni e nell’offerta di strumenti di tutela. I diritti sociali e i diritti civili dovranno essere una chiave di volta per una nuova buona politica.

É per questi motivi che ho deciso di sostenere le candidature in consiglio regionale di due cari amici, Antonio Mumolo e Daniela Vannini che su questi temi hanno maturato importanti esperienze professionali e politiche. É possibile anche qui in Emilia-Romagna creare un’alternativa.

Con Antonio e Daniela ci incontreremo lunedì 3 novembre alle 18 nella saletta di via Muratori 4/2, Bologna, per un aperitivo. Mi farebbe piacere che ci fossi anche tu, per conoscerli, fare quattro chiacchiere insieme e scambiarci qualche opinione su cosa fare  in questo momento difficile per il nostro paese. Porta chi vuoi.

aperitivo

 

 

 

 

UN MESE IN SENATO

Questo mese ho presentato come primo firmatario un’interrogazione rivolta al Ministro dell’interno Alfano sulle contromanifestazioni del 18 ottobre a Roma in concomitanza delle trascrizioni di matrimoni fra persone dello stesso sesso celebrati all’estero da parte del Sindaco di Roma Ignazio Marino.

Ho lavorato a quattro mani con la senatrice Maria Cecilia Guerra ad un’interrogazione rivolta al Ministro degli esteri in merito alla situazione in Ciad e Gambia, due Paesi che sono vicini all’approvazione di norme che inserirebbero nei loro ordinamenti severe pene in base all’orientamento sessuale e all’identità di genere.

Ho firmato un’interrogazione di Josefa Idem sul piano nazionale antiviolenza, una di Laura Puppato sulla questione annosa della “quota 96” che riguarda 4000 lavoratori della scuola,  un’interrogazione a prima firma Manconi sullo sciopero della fame contro la rilevazione delle impronte digitali di un gruppo di migranti sbarcati a Crotone lo scorso 10 ottobre e tre documenti presentati dalla senatrice Amati sui minori stranieri non accompagnati vittime di sfruttamento, sulla tratta degli esseri umani e sul tema dell’addestramento di cani per combattimenti fra animali.

Ho sottoscritto un disegno di legge a prima firma di Luigi Manconi per includere la non violenza nei percorsi formativi delle forze di polizia, uno proposto da Luis Orellana sulla ratifica della convenzione del Consiglio di Europa sul riciclaggio e uno di Felice Casson sulle vittime dell’amianto. Ho inoltre sostenuto la richiesta di una commissione di indagine sul disastro del Moby Prince. Il  Governo ha risposto all’interrogazione, che porta anche la mia firma, su inserimento e integrazione lavorativa delle persone disabili.

Sono intervenuto in aula su alcuni provvedimenti istruiti dalla commissione giustizia di cui faccio parte: la nuova legge sulla diffamazione, quella sulla violenza negli stadi e le modifiche al processo civile (ecco una nota esplicativa di approfondimento sul provvedimento).

Ho sottoscritto il referendum per l’abrogazione del principio del pareggio di bilancio.

Ho partecipato alla manifestazione di Roma dei precari della giustizia. Non ho potuto partecipare di persona ma sono stato col cuore alla manifestazione sul lavoro della Cgil del 25 ottobre, perché credo che il Jobs Act debba essere migliorato.

Ho sottoscritto una lettera all’ambasciatore iraniano in Italia e insieme ad altre/i venti parlamentari ho partecipato alla manifestazione di fronte all’ambasciata dell’Iran per esprimere il nostro sdegno per l’impiccagione di Reyhaneh.

Qui i video di due mie interviste a Rai Parlamento sul recepimento della Convenzione dell’Aja sulla protezione dei minori  e sulla responsabilità civile dei magistrati.

Ci vediamo lunedì.

Sergio Lo Giudice


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