NEWSLETTER SERGIO LO GIUDICE
IN EMILIA-ROMAGNA SI VOTA

Fra pochi giorni si vota. Prima di raccontarvi cos’ho  fatto in Senato in novembre vi ricordo che domenica 23 i seggi saranno aperti dalle 7 alle 23. Qui trovate tutte le informazioni utili.
Io voterò Stefano Bonaccini come presidente. In questo video spiego perché considero Stefano la persona giusta. Qui trovate il programma e le proposte di Stefano.

Per il rinnovo del Consiglio Regionale ho due buoni consigli da darvi: Antonio Mumolo e Daniela Vannini, due persone oneste e competenti, che ho ritrovato al mio fianco in questi anni nelle mie battaglie per i diritti civili e sociali, per i meno garantiti, per la laicità e la trasparenza delle istituzioni. 

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INTANTO A ROMA

Le scorse settimane hanno visto concludersi alcuni fascicoli aperti in Commissione giustizia del Senato. È stato approvato dall’aula il disegno di legge sulla responsabilità civile dei magistrati. Si elimina il tanto criticato filtro di ammissibilità per le azioni di rivalsa e si tengono fermi – nonostante il pressing di Forza Italia e altri gruppi – due punti che tutelano l’autonomia dei giudici: la responsabilità rimane indiretta (il cittadino si rivolge allo Stato, che si rifarà sul responsabile di errore giudiziario per dolo o colpa grave) e non sarà punibile il fatto di essersi discostato dalle sentenze della Cassazione.

In commissione è stato licenziato per l’aula il ddl sul divorzio breve. Se ne parla oggi in questo articolo del Corriere della Sera. Alla riduzione dei tempi già prevista (dodici mesi invece di tre anni  dalla separazione, che scendono a sei mesi se consensuale) si aggiunge la possibilità del divorzio diretto, senza passare dalla separazione, in assenza di figli minori, disabili o non economicamente sufficienti se sotto i 26 anni.

Questo mese ho presentato come primo firmatario tre interrogazioni. Con Maria Cecilia Guerra ed altri 23 senatori ho depositato un’interrogazione al Ministero della Giustizia sulle spese per gli uffici giudiziari: la legge di stabilità prevede una loro presa in carico diretta da parte dello Stato ma rimane il tema degli arretrati ancora non pagati ai Comuni (35 milioni solo a quello di Bologna) e dei tempi di avvio della nuova misura. Abbiamo chiesto che si ascolti la proposta dell’ANCI di partire dal 1 gennaio e non dal 1 settembre 2015: sarebbe una bella boccata d’ossigeno per i servizi dei Comuni ai cittadini.

Un’altra, sottoscritta da altri 31 colleghi e rivolta al Ministero della Pubblica Istruzione, chiede lumi sulla presunta aggressione omofobica di un insegnante nei confronti di uno studente in una scuola di Assisi. Se le voci di stampa dovessero essere confermate, si tratterebbe di un episodio allarmante, indice dell’urgenza di intervenire con programmi di contrasto al bullismo nelle scuole.

Qualche settimana fa ho chiesto spiegazioni al Ministro dell’interno Alfano su un verbale di polizia molto offensivo nei confronti di due giovani gay perugini che si erano dati un bacio durante una manifestazione.

Tra i documenti che ho co-firmato segnalo un ddl di Giorgio Pagliari in materia di ricercatori a tempo determinato, un’interrogazione di Luigi Manconi sul caso Cucchi, una di Donatella Albano contro la chiusura delle sezioni provinciali della Polizia Postale, una di Pamela Orrù sull’inquadramento degli insegnanti tecnico-pratici, un’altra di Elena Ferrara sul tirocinio formativo nel settore dell’istruzione e una, a prima firma di Andrea Marcucci, sulla richiesta della Curia milanese a 6000 docenti di religione di schedare le scuole in cui si svolgono iniziative contro il pregiudizio e le discriminazioni verso studenti gay e lesbiche.

Ho anche sottoscritto due mozioni, la prima di Donella Mattesini per un “Libro bianco sull’infanzia e l’adolescenza” e la seconda di Gianluca Rossi  sul Piano ThyssenKrupp Acciai Speciali Terni, e una lettera a Matteo Renzi contro la chiusura dei patronati.

Buon voto!
Sergio Lo Giudice


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