NEWSLETTER SERGIO LO GIUDICE
ALLA FESTA NAZIONALE DELL’UNITÁ PARLIAMO DI UNIONI CIVILI
A Bologna, nella centralissima Montagnola, è in corso la Festa Nazionale dell’Unità in occasione del 70° compleanno della Festa. Qui il programma. La festa è stata accompagnata dalle polemiche per l’insolita esclusione dei principali esponenti della minoranza (Bersani, Civati, Cuperlo…). Una “dimenticanza” che certo non aiuta il difficile clima che si respira in questi giorni dentro il PD. Del voto di fiducia alla Camera sull’Italicum ho parlato a Radio Città del Capo. Qui la mia intervista. C’è di buono che questa volta dalla festa non sono state escluse le unioni civili a cui, a ridosso della votazione degli emendamenti in Commissione giustizia del Senato, è dedicato un dibattito che si terrà giovedì 30 aprile alle 19, al quale parteciperò insieme a Micaela Campana, Ivan Scalfarotto e Giorgio Tonini.


NEWS DAL SENATO

Aprile è stato un brutto mese per corrotti e corruttori, concussi e concussori, mafiosi e falsificatori: il senato ha approvato in prima lettura il DDL anticorruzione.

Finalmente torna il reato di falso in bilancio, abolito e avversato dai berlusconiani, che ha rischiato di non essere approvato grazie all’astensione del M5S nel voto segreto ma che per fortuna è andato in porto. Fra gli emendamenti migliorativi approvati voglio ricordare quello che io stesso ho presentato insieme a Lucrezia Ricchiuti ed altri che subordina la sospensione condizionale della pena per i reati di corruzione, concussione e peculato alla restituzione del prezzo o del profitto del reato.

Il Senato ha approvato anche un altro importante provvedimento sulla giustizia: la legge di riforma della custodia cautelare, su cui l’Italia ha oggi tassi ben più alti della media europea. Su questo sono intervenuto in aula.

Ho presentato, congiuntamente alla deputata Lara Ricciatti alla Camera, un’interrogazione al governo, sottoscritta da 60 parlamentari, sulla calendarizzazione della proposta di legge di iniziativa popolare sull’eutanasia legale, a partire dalla testimonianza di Max Fanelli. Ne abbiamo parlato anche durante la trasmissione ‘Il Maratoneta’ su Radio Radicale.

Il 24 aprile sono stato a Yerevan con una delegazione parlamentare per prender parte alle celebrazioni di ricordo del genocidio degli Armeni. Un momento partecipato di valorizzazione della propria memoria da parte di un popolo mite ma combattivo, tradito dalla storia ed oggi in marcia verso l’obiettivo di trovare un proprio ruolo in un contesto di pace e di collaborazione.

Sempre il 24 aprile si è tenuto a Rieti il convegno sull’assistenza sessuale “Ugualmente amabili” organizzato dal servizio Informagiovani del Comune. Questo il video-intervento che ho mandato agli organizzatori dell’evento.

La Corte di Cassazione ha dichiarato nullo il divorzio imposto a una coppia in cui il marito aveva cambiato sesso: già la Corte Costituzionale, pronunciandosi sullo stesso caso con la sentenza 170 del 2014, aveva richiamato le Camere a varare «con estrema sollecitudine» una legge di riconoscimento giuridico delle coppie dello stesso sesso. Oggi la Cassazione ribadisce che, finché questa legge non ci sarà, il matrimonio fra le due donne rimarrà in vigore. Adesso il parlamento è senza alibi. Il 7 maggio inizierà la discussione degli emendamenti al testo base su unioni civili e convivenze di fatto.

Ho sottoscritto i disegni di legge dei colleghi Cirinnà sul contrasto dei reati contro gli animali, Caleo sulla tutela del patrimonio naturale e Orrù sulla continuità territoriale fra isole italiane e continente. La mozione della senatrice Amati sulla non proliferazione nucleare, l’interpellanza di Josefa Idem sulle scienze motorie, gli ODG di Pignedoli sul corpo forestale e Vaccari sul sostegno al popolo Saharawi.

Ho sottoscritto la richiesta di istituzione di una commissione di inchiesta su appalti e corruzione da parte del sen. Marco Filippi e di una commissione di inchiesta sui fatti del G8 di Genova a prima firma di Luigi Manconi.

Segnalo infine i due appelli promossi da Luigi Manconi da me sottoscritti sull’inclusione dei rom e sulla riattivazione di Mare Nostrum.

A BOLOGNA

In un’intervista al Resto del Carlino ho spiegato perché considero giusto un secondo mandato per Virginio Merola come Sindaco di Bologna. Del Sindaco ho apprezzato nei giorni scorsi la decisione di non ridurre la partecipazione del Comune di Bologna in HERA e quella di fare riallacciare l’acqua, bene primario, a uno stabile occupato in cui vivono neonati, anziani e disabili.

Ho invece spiegato perché non sono d’accordo con il Sindaco di Castenaso Stefano Sermenghi che propone un improbabile patto trasversale per Bologna che superi le distinzioni fra destra e sinistra.

Alla prossima
Sergio Lo Giudice


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