Il Comune di Bologna intitola un giardino a Stefano Casagrande
Lo Giudice: “ Fatto storico: è la prima area dedicata ad un attivista gay in Italia”
“È un fatto storico per l’Italia: per la prima volta un’amministrazione intitola uno spazio pubblico ad una figura storica del movimento gay dando vita al “Giardino Stefano Casagrande”. È un riconoscimento alla figura eccezionale di Stefano ed al movimento omosessuale a cui ha dedicato gran parte della sua vita e delle sue attività. Le lotte culturali e politiche di quel movimento che hanno trasformato il volto del paese ricevono così un giusto riconoscimento istituzionale. Bologna si conferma ancora una volta come la capitale italiana dell’inclusione per gay, lesbiche e trans, ancora una volta riconosciuti come una componente significativa della società bolognese ”.
Così Sergio Lo Giudice, presidente della Commissione politiche sociali del Comune e per molti anni leader di Arcigay commenta la delibera di oggi della Giunta che ha deciso di intitolare a Stefano Casagrande l’area compresa fra le mura di Porta sant’Isaia, via Calori e via Graziano
“Stefano è stato per me un amico, per Bologna uno degli animatori culturali più dinamici ed originali degli anni ’80 e ’90 – prosegue Lo Giudice -. Per il Cassero è stato per quindici anni l’anima creativa. Per il movimento lgbt (lesbiche, gay, bisex e transgender) italiano una delle figure più importanti nella definizione di una cultura e di una socialità gay che unisse una graffiante creatività all’impegno politico, all’aggregazione sociale e alla diffusione di una cultura di prevenzione all’Aids”.
L’intitolazione di un luogo della città a Casagrande era stata promessa alle associazioni lgbt cittadine dal sindaco Sergio Cofferati il 29 giugno 2008, nel giorno della manifestazione nazionale del “Pride Bologna 2008”.
Nel 2007 la città di Roma ha intitolato una via a Paolo Seganti, un ragazzo gay seviziato e ucciso da ignoti due anni prima, e a tutte le vittime dell’omofobia. Quella di Bologna è la prima intitolazione ad un esponente storico del movimento omosessuale italiano.
Dopo tanto tempo ho fatto in giro in internet per vedere se c’erano nuove in merito alla strada da intitolare a Stefano.
Ho trovato una sorpresa che non mi aspettavo!! Questo giardino dedicato a lui sarà, per voi amici bolognesi e non, un riconoscimento di tutto ciò che ha fatto e che è stato.
Per me sarà il ricordo tangibile del mio cugino preferito!
Anna