Nei giorni scorsi cassandre interessate e commentatori apocalittici hanno descritto il Pd di Bologna come in preda a spasmi e rantoli e la città annichilita come la Berlino di Rossellini in “Germania anno zero”. Ci scusino lor signori, ma il film è un altro: abbiamo messo in campo un candidato solido come Virginio Merola, uno che saprà spiegare alla città come ripartire . Da domani si apre una pagina nuova.
MEROLA IN PISTA: SI RIPARTE
21 Nov, 2010 | Bologna, Consiglio comunale Bologna, PD
Il circolo UAAR di Bologna e’ pronto a sottoporgli le nostre domande laiche ai candidati a sindaco, auspicando che non faccia le stesse dichiarazioni di Delbono
12/6/2010, Radio Città del Capo
«Ci arriva una mail dalla Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti di Bologna, che ha posto ai candidati sindaco e consiglieri della città 10 domande laiche. Né delbono né Cazzola hanno risposto. Gli ascoltatori della UAAR ci chiedono di porre qualche domanda, noi ne abbiamo scelta solo una, la prima, che riguarda i finanziamenti dell’edilizia di culto: il Comune di Bologna finanzia l’edilizia di culto consegnando alle Chiese (quasi interamente alla Curia) circa 700.000 euro l’anno, attraverso il 7% degli oneri di urbanizzazione secondaria. Il Comune però non è obbligato a versare questa quota alle Chiese e potrebbe destinare quei fondi ad altri scopi. Ne siete a conoscenza? Non sarebbe preferibile utilizzare questa somma per asili, scuole o altro?»
DELBONO (centrosinistra): «Ne ero a conoscenza, e credo anche che sia giusto, perché non solo è una attività riconosciuta dalla Costituzione, ma il culto deve essere promosso in senso attivo, ed essendo la Chiesa Cattolica di gran lunga il più importante culto bolognese non ci trovo nulla di strano, così come non troverei nulla di strano che all’affermarsi di una pluralità di credi religiosi e di culti che vanno oltre quello cattolico, cosa che accade e accadrà in futuro sempre di più, una attenzione per favorire la pratica religiosa e le attività collegate anche da parte di altri culti mi sembrerebbe assolutamente naturale, come accade in moltissimi altri luoghi del mondo.»