Hillary Clinton aveva colpito il mondo intervenendo nel dicembre 2011 alla conferenza ONU a Ginevra: “ I diritti gay – aveva affermato di fronte ai rappresentanti di 145 paesi – sono diritti umani”. Parole forti per una platea in cui sedevano paesi che condannavano come un crimine l’omosessualità.

Oggi Hillary va oltre e si schiera a favore dei matrimoni gay con parole semplici e forti, richiamando le responsabilità degli USA rispetto al mondo e ricordando che la sua gioia per il matrimonio di Chelsea va riconosciuta a tutte le famiglie americane.

Quello di Hillary, probabile prossima candidata alla carica presidenziale, è un monito per i politici di tutto il mondo e un esempio da seguire anche in casa nostra. Di fronte alla violazione di diritti umani fondamentali non è tempo di indugi o di mezze misure, ma di afferrare il senso della storia e farsi guidare verso l’ uguaglianza.

Questa legislatura, che si apre sventolando le belle bandiere dei diritti umani e della legalità e con due alfieri come Laura Boldrini e Piero Grasso, ha i numeri per farlo: si estenda anche in Italia il matrimonio civile alle coppie dello stesso sesso, abolendo così un’antistorica discriminazione e riaffermando il principio di uguaglianza e il diritto alla felicità di ogni cittadina e ogni cittadino.

Sergio Lo Giudice

Video. Hillary Clinton for HRC’s Americans for Marriage Equality

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