“Malta, Paese europeo oramai leader nella tutela e nella promozione dei diritti Lgbti, cala un altro asso: la legge per l’affermazione dell’orientamento sessuale, dell’identità di genere e dell’espressione di genere, approvata ieri sera dal parlamento de La Valletta. Sanzioni pecuniarie e carcere per chi, nel 2016, pratica o pubblicizza le medievali pratiche di conversione dall’omosessualità. Ma c’è dell’altro: le persone transgender potranno avere il cambio di genere sui documenti dai 16 anni di età e, se detenute, potranno stare nei penitenziari conformi al loro sesso di elezione. La legge ribadisce la depatologizzazione di tutti gli orientamenti sessuali, delle identità di genere e delle espressioni di genere. Qui da noi in Senato giacciono ancora i miei disegni di legge 2402 (Norme di contrasto alle terapie di conversione dell’orientamento sessuale dei minori) e 405 (Norme in materia di modificazione dell’attribuzione di sesso). Serve un intervento chiaro da parte del Parlamento per il diritto all’identità delle persone”. Così Sergio Lo Giudice, senatore del Partito Democratico membro delle commissioni giustizia e diritti umani di Palazzo Madama.

“La mia proposta sul divieto delle cosiddette ‘terapie riparative’ – prosegue il senatore dem – individua le figure professionali (psicologo, medico psichiatra, psicoterapeuta, terapeuta, consulente clinico, counsellor, consulente psicologico, assistente sociale, educatore o pedagogista) alle quali è fatto divieto di applicare queste pratiche, già condannate dai codici deontologici delle associazioni di categoria, su soggetti minorenni, pena la reclusione fino a due anni e la multa da 10.000 euro a 50.000 euro. Per le professioni che richiedono una speciale abilitazione dallo Stato, la condanna comporta la sospensione dall’esercizio della professione da un minimo di un anno a un massimo di cinque anni”.

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