“L’Italia si è accreditata in Europa come la culla della negazione dei diritti. La condanna della Corte Europea dei Diritti Umani per l’assenza di una legge sui diritti delle coppie dello stesso sesso rappresenta l’ultimo colpo alla credibilità del nostro paese come Stato di diritto. Dalle condizioni inumane delle nostre carceri al maschilismo della trasmissione del cognome, dalle iniquità della legge 40 sulla fecondazione assistita alla totale assenza di diritti per le coppie gay e lesbiche, l’Italia mantiene senza vergogna il suo ruolo di paese illiberale.
Questa è l’ultima sveglia: la data indicata da Matteo Renzi – la fine del 2015 – per l’approvazione definitiva della legge, già nata vecchia, sulle unioni civili, rappresenta la scadenza non più rinviabile per rimanere culturalmente in Europa”. Lo scrive su Facebook il senatore democratico Sergio Lo Giudice, componente delle commissioni giustizia e diritti umani.

Sergio Lo Giudice

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