Quanto sta emergendo a proposito della nascita del Civis è a dir poco preoccupante . Secondo la procura di Bologna, l’ex sindaco Giorgio Guazzaloca, insieme ad alcuni suoi uomini nell’ATC, avrebbe modificato artificiosamente dei dati relativi al Civis, il filobus a guida ottica che sta per arrivare nelle strade di Bologna, per favorire l’azienda fornitrice dei mezzi. In cambio, Guazzaloca avrebbe ricevuto un incarico da 100mila euro l’anno da una società legata all’azienda.
La vicenda ha raggiunto vette di surrealismo puro quando il coordinatore regionale del Pdl, l’ex An Filippo Berselli, ha attaccato l’operazione fatta a suo tempo dal sindaco, dimenticando che Guazzaloca era sostenuto dal suo stesso partito. Veramente senza pudore.
Ecco la nota stampa che ho scritto per conto del Pd di Bologna:
“È surreale che Filippo Berselli definisca il Civis una “porcata consociativa” dimenticando che il suo partito era fra i consociati di maggioranza. A quel progetto noi ci siamo opposti in tutti i modi, nella totale sordità del centrodestra bolognese. Per evitare il danno aggiuntivo di una penale milionaria abbiamo portato avanti, migliorandolo ed adeguandolo alle necessità della città, un progetto che oggi è in avanzato stato di realizzazione.Adesso non è il tempo della demagogia di Berselli, che rischia di aggiungere danno al danno. È il tempo del rigore e della responsabilità da parte di tutti. La magistratura vada fino in fondo per capire cosa è davvero successo. L’amministrazione comunale, dal canto suo, compia tutti gli atti e le verifiche necessarie a rassicurare la città sulle condizioni di piena legalità, rispetto delle procedure e funzionalità tecnica dell’opera.”
Sergio Lo Giudice