Dal palco della bella manifestazione per la Costituzione del 2 giugno a Bologna, molti oratori hanno voluto precisare un dato importante: quella piazza non ha avuto il ruolo misero di preparare la formazione di un nuovo partitino del 3% ma quello nobile di parlare a tutti gli italiani democratici nel nome dei valori della Costituzione. Così Zagrebelsky (“Noi non siamo qui per fare la ‘sinistra alternativa’, noi non siamo divisivi’, noi siamo ‘unitivi’, perché la Costituzione unisce”)’ Rodotà (“non vorrei deludere qualcuno ma non siamo qui per fare un partito”), Dalla Chiesa (“non dobbiamo fare un partito, ma essere il partito della Costituzione che sta in tutti i partiti”). Di fronte a quella piazza, l’errore più miope che può fare il Pd é quello di pensare che sia una piazza che non parla anche a noi, piena di nostri elettori che rischiano di diventare ex. Bravo Donini ad averlo capito.
La piazza di Bologna in difesa della Costituzione non è un partito: bravo Donini ad averlo capito
4 Giu, 2013 | Comunicati e dichiarazioni, PD, Rassegna stampa
concordo pienamente con quanto hai scritto..Quella manifestazione era ed è a difesa della Costituzione, e dei meccanismi di garanzia che offre e che hanno impedito in questi anni di stravolgerla senza i necessari contrappesi.. ero a quella manifestazione domenica, e le assicuro che da nessuna parte è emersa la volontà di dare vita ad un ennesimo partito..l’unica grande volontà era quella di continuare a dare speranza ai tanti cittadini delusi dagli ultimi eventi della vita politica ma che ancora credono nei valori, nella lealtà.