Un mio commento sul tema della costruzione di una moschea a Bologna, apparso oggi sul Resto del Carlino.

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La libertà religiosa sta a cuore soprattutto ai laici. Per una religione, riconoscere pari dignità alle altre può entrare talvolta in contraddizione con il ritenere sé stessa depositaria di una verità assoluta. È stato l’illuminismo ad insegnarci il confronto con la pluralità di concezioni del mondo e a riconoscere legittimità ad ognuna di esse. Al contrario, la crociata della contrapposizione identitaria apre conflitti non risolvibili. “Italia terra cristiana, mai musulmana” si sbandierava in una recente assemblea: uno slogan che produce odio ed elimina con violenza le differenze esistenti (che ne è degli italiani ebrei, buddisti o non credenti?). L’alternativa non è un multiculturalismo cieco in cui convivano nello stesso condominio un centro contro la violenza alle donne e un padre che tiene segregate le proprie figlie ma quella più difficile della costruzione di una convivenza pienamente rispettosa dei principi di una democrazia moderna. Pretendere da tutti il rispetto delle regole e lavorare insieme per costruire socialità e cultura, secondo la tradizione di convivenza e di accoglienza di cui Bologna può farsi vanto da molti secoli.

gay-iran.jpgIn quanto gay so bene quanto una concezione fondamentalista dell’Islam sia un serio ostacolo alla tutela dei diritti civili. Nei paesi retti dalla legge coranica gli omosessuali sono condannati a morte. Solo pochi giorni fa la Gran Bretagna ha deciso di non estradare l’iraniana Pegah Emambakhsh che, in quanto lesbica, rischiava di essere lapidata al suo rientro in patria. Nelle scuole olandesi molti studenti di recente immigrazione rendono la vita difficile agli insegnanti gay, abituati da decenni ad una piena accettazione. Lesbiche e gay immigrati appartenenti a comunità islamiche sono costretti ad aggiungere l’ostracismo della famiglia alle difficoltà di integrazione sociale. L’omofobia che rimproveriamo oggi a gran parte delle gerarchie cattoliche domani la ritroveremo anche dentro la moschea e la chiesa dei mormoni che sorgeranno a Bologna. Ma la soluzione non è nella compressione della libertà di culto che contrasta con il principio di uguaglianza dei diritti su cui abbiamo costruito quell’Europa democratica che ci piace più dei regimi islamici. Contro i fondamentalismi la democrazia perde se, in nome della sua superiorità, rinuncia ai suoi stessi principi costitutivi: la laicità delle istituzioni, la tutela delle libertà, l’uguaglianza di fronte alla legge. I diritti delle donne, dei bambini o dei gay nascono nella democrazia e la democrazia o vale per tutti o non vale nulla.

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