L’Unità di oggi pubblica sulle pagine di Bologna una mia intervista con il titolo “Lo Giudice: resto, ma sui movimenti il Pd è indietro”. Eccola qui. lunita-intervista-lo-giudice-040308.PDF

Intanto è uscita questa agenzia sul tema della mia mancata candidatura:

 (ER) ELEZIONI/BOLOGNA. PD, DE MARIA ‘DISPIACIUTO’ PER LO GIUDICE

(DIRE) Bologna, 4 mar. – Tutti i candidati bolognesi del Pd in lista per le prossime elezioni sono usciti dalle consultazioni nei circoli. Persino quelli ‘paracadutati’ dal nazionale. Andrea De Maria, segretario dei Democratici di Bologna, difende le “primariette” indette per scegliere i candidati da eleggere al
Parlamento. E l’occasione e’ proprio la presentazione alla stampa, oggi nella sede del Pd in via della Beverara, delle 16 persone che hanno trovato posto nella lista regionale chiusa nel fine settimana (assenti all’appuntamento, per altri impegni, i due bindiani Antonio La Forgia e Giovanni Mazzanti). “Volevamo le
primarie anche per i candidati- mette subito in chiaro De Maria- ma tutti i nomi in lista sono stati indicati dai circoli”. E persino i tre nomi decisi dal leader del partito Walter Veltroni  (Salvatore Vassallo, Sandra Zampa e Giancarlo Sangalli), assicura De Maria, “hanno avuto una forte indicazione sia da parte del
nostro esecutivo sia dai circoli”.    L’unico dispiacere, confessa il segretario del Pd bolognese, riguarda l’assenza nelle liste del nome di Sergio Lo Giudice, consigliere comunale ma soprattutto ex presidente di Arcigay. “Io avevo inserito il nome di Lo Giudice in lista- ricorda De Maria- era un segnale di stima per una persona di grande qualità, uno dei nostri consiglieri comunali più capaci, e un segno di  attenzione alla storia di un movimento importante” come appunto Arcigay. Detto questo però, De Maria alza le mani e ricorda che “il rapporto tra il Pd e Arcigay e’ un tema nazionale”.

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