codrignani

Anche oggi i quotidiani cittadini ospitano la stucchevole polemica contro il conferimento del Nettuno d’oro a Giancarla Codrignani.

Il Nettuno si dà alle figure più significative della città, quasi sempre -chissà perché – uomini. Giancarla è una delle personalità più prestigiose per curriculum, ma soprattutto più preziose per spessore umano, di questa città. Classicista, teologa, politologa, femminista, da sempre impegnata in difesa dei diritti civili, della laicità delle istituzioni, della libertà costituzionali è, per chi la conosce, soprattutto un esempio di intelligenza e passione, di coraggio e determinazione. Una cristiana che ti fa venire voglia di riconciliarti con una chiesa spesso miope e distante.

Invece è bastato il no dell’Avvenire (secondo cui chi è a favore del diritto delle donne  a decidere in autonomia se abortire non è adatto a ricevere un riconoscimento pubblico) perché la sfilza dei soliti “politici cattolici” di professione (di professione cattolici, di vocazione politici) con in testa il solito ineffabile Garagnani in preda al solito attacco d’ulcera, dessero la stura alle solite invettive integraliste.

Io, invece, per la prima volta mi sono sinceramente commosso quando ho assistito alla premiazione di Giancarla. Ho pensato che qualche volta , in fondo, le cose vanno come dovrebbero andare e non, come spesso accade, al rovescio.

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