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Oggi è il giorno della Memoria. Furono 100.000 gli omosessuali arrestati dai nazisti tra il 1933 e il 1945, vittime delle teorie degenerazioniste, in base al paragrafo 175/a del codice penale tedesco. Tra questi, 15.000 vennero internati nei campi di concentramento di Buchenwald, Dachau, Mauthause, Auschwitz, marchiati con un triangolo di stoffa rosa cucito sulla loro casacca. Confinati in blocchi speciali, sottoposti ad esperimenti medici, e ad ogni sorta di violenza ed abbrutimento furono in gran parte sterminati nei campi. Solo 4000 saranno i sopravvissuti. Da allora il triangolo rosa rovesciato è uno dei simboli del movimento omosessuale internazionale. Nel dopoguerra centinaia di gay passarono dai lager nazisti alle carceri “democratiche” delle due Germanie, in forza del famigerato art. 175. La norma venne abrogata solo nel 1968 nella Germania dell’Est e nel 1969 in quella dell’Ovest

In Italia la svolta seguita all’approvazione delle leggi razziali produrrà un inasprimento nei confronti dell’omosessualità . Il fatto che questa non fosse proibita da alcuna legge non impedirà al regime fascista di mandare al confino, dopo il 1939, più di cento omosessuali. Il culto fascista della “virilità guerriera e feconda” non lasciava spazio al riconoscimento di un’identità esterna a questa mistica: le botte, la guardina, il confino rappresentarono la risposta fascista all’omosessualità, relegata, nella migliore tradizione italiana, nel silenzio della storia e nell’invisibilità sociale.

La persecuzione e lo sterminio delle persone omosessuali nel mondo non si sono conclusi con la sconfitta dei regimi nazifascisti. L’oppressione continuò nel dopoguerra anche in molti paesi filo-sovietici. In sei stati islamici gli omosessuali sono tutt’oggi sottoposti alla pena di morte: Iran, Afghanistan, Arabia Saudita, Mauritania, Sudan e Yemen. Altri 20 paesi musulmani puniscono comunque duramente gli atti omosessuali. In totale sono circa 80 gli stati, tra cui India e Cina, in cui i rapporti omosessuali rimangono reato. La recente risoluzione del Parlamento europeo contro l’omofobia ha invitato gli stati dell’Unione a riconoscere le vittime omosessuali del nazismo e ha assimilato l’omofobia al razzismo e all’antisemitismo.

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