Il Corriere di Puglia e Lucania.
Nozze gay: l’eco della sentenza USA irrompe nella politica italiana
La sentenza è uno storico passo avanti verso l’uguaglianza” ha dichiarato con grande soddisfazione il presidente americano Barack Obama su Twitter.
La decisione della Corte suprema americana di annullare il Defense of Marriage Act (la legge federale che sancisce il matrimonio solo come unione tra uomo e donna) ha segnato un cambiamento profondo nella vita americana. Diverse le reazioni alla sentenza, la Chiesa cattolica in prima linea nel disaccordo: “È un giorno tragico per il matrimonio e per la nostra nazione”, si legge nel comunicato della conferenza episcopale americana firmato dal presidente, l’arcivescovo di New York Timothy Dolan.
La nuova legge viene accolta con soddisfazione da alcuni politici italiani. “Da Usa lezione per i politici di tutti i Paesi. Sono davvero contento” commenta su Twitter il governatore della Puglia e presidente di Sinistra Ecologia Libertà Nichi Vendola. “Festeggiano le mie emozioni. La sentenza della Corte Suprema recupera con straordinaria velocità le incredibili esitazioni, le lentezze della politica e dei legislatori in diverse parti del mondo” ha dichiarato in un’intervista a Repubblica. “L’Italia ora – prosegue il leader di Sel – ha diritto di emanciparsi da questa specie di medioevo in cui vive”. Il vice ministro al Lavoro e alle Politiche Sociali Maria Cecilia Guerra, con delega alle pari opportunità, ha commentato: “L’ insegnamento più importante che ci viene dalla sentenza della Corte Suprema degli Stati Uniti è che il non riconoscere alle coppie omosessuali gli stessi diritti che si riconoscono a quelle eterosessuali costituisce una violazione del principio costituzionale di uguaglianza dei diritti e delle libertà. Si tratta di un enorme passo avanti verso il riconoscimento delle pari opportunità.
download (4)E’ una sentenza storica perché ci aiuta a capire che non potremo mai superare le disuguaglianze e l’ omofobia che tanto peso ancora hanno nelle nostre società fino a che è la legge stessa che, discriminando, le giustifica”.
Barack Obama, è il primo presidente americano ad aver sostenuto in pubblico e con vigore la battaglia per i diritti delle coppie omosessuali. Questa legge sblocca 1100 benefit federali che adesso potranno andare anche alle coppie dello stesso sesso: tasse, pensioni, assicurazioni mediche e i diritti di proprietà sulle case o sulle attività commerciali. “Tutte le coppie, anche se non formate da un uomo e una donna, avranno da qui e per sempre gli stessi diritti. Cade un’ altra barriera e si fa un altro passo verso quel mondo dove le differenze e la dignità di ciascuno potranno camminare assieme” ha affermato Gianni Cuperlo, deputato del Pd e candidato alla segreteria del partito.
Non mancano reazioni negative alla sentenza. “Si tratta di una decisione sbagliata”, ha detto il governatore del New Jersey Chris Christie. “E’ l’ennesimo esempio di una certa supremazia della giustizia sulle decisioni prese da un parlamento e un presidente democraticamente eletto dal popolo americano”. Per l’arcivescovo di San Francisco Salvatore Cordileone il futuro della democrazia americana “molto molto preoccupante”. Tra i politici italiani, netta la posizione del senatore del Pdl Lucio Malan sulle parole del viceministro Maria Cecilia Guerra: “Il viceministro sembra aver inteso che la Corte ha stabilito il diritto al matrimonio per le coppie omosessuali. Non è così: nulla cambierà nei 37 stati dove le coppie dello stesso sesso non possono sposarsi, neppure nei 19 di questi dove non sono neppure riconosciuti diritti inferiori al matrimonio. Le loro leggi restano pienamente in vigore”. E aggiunge: “Spiace anche che il vice ministro Guerra, dalla sua autorevole posizione istituzionale, tiri in ballo l’ omofobia che non c’ entra, a meno che voglia dare dell’ omofobo a chiunque sia contrario al matrimonio gay, come la maggioranza dei californiani, come 37 altri stati degli Stati Uniti e, ritengo, come la maggioranza degli italiani, una volta informati sui costi di una tale innovazione”.
Contrariamente a Malan, il senatore del Partito Democratico Sergio Lo Giudice, condivide il pensiero del vice ministro Guerra “Le belle parole della vice Ministro Cecilia Guerra sono un esempio di come si può tradurre nella politica italiana quel semplice hashtag – #LoveIsLove – con cui ieri Obama ha salutato la storica sentenza della Corte Suprema”. Lo Giudice, primo firmatario del ddl n° 15 “Norme contro la discriminazione matrimoniale”, “É il principio di uguaglianza che è in discussione – prosegue Lo Giudice – Speriamo che le parole della vice Ministro diano la sveglia ad una politica che fa finta di non accorgersene.”
Anche la scienza si è domandata se il matrimonio tra persone dello stesso sesso andasse a detrimento del matrimonio tra persone di sesso opposto. Gli studiosi della School of Community Health, presso la Portland State University, hanno preso in considerazione il numero di matrimoni etero in tutti gli stati dell’unione nel periodo 1989-2009 – espresso in percentuale rispetto alla popolazione adulta – e lo hanno comparato al tasso di matrimoni dei 13 stati in cui le unioni gay sono diventate legali prima del 2009, giungendo alla conclusione che “non ci sono effetti a breve né a lungo termine dei matrimoni gay o di leggi, forti o deboli, sulle unioni gay, rispetto al tasso di matrimoni etero”.
Giuseppe Marcario