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La direttrice dell’Istituto Penale Minorile di Bologna è una donna forte e determinata. Si chiama Paola Ziccone e da quando dirige quella struttura non si è mai stancata di denunciarne le gravi inefficienze, dovute soprattutto alla mancanza dei necessari finanziamenti statali. Il Pratello a Bologna è una via storica, di biassanôt, osterie e studenti. Di recente è diventata la frontiera più delicata e accidentata di quel controverso rapporto fra diverse esigenze della città che mette in relazione e in contrasto – a Bologna come in ogni città, specie se universitaria – chi di notte vuole socializzare e divertirsi con chi, abitando nella stessa strada, la notte vorrebbe dormire. Ma a Bologna il Pratello è anche il carcere minorile. Una struttura antica e fatiscente che, nel 1996, si decise di ristrutturare, confinando le attività (oltre al carcere, anche il Centro di prima accoglienza, gli uffici giudiziari, gli spazi di socialità in un’ala dell’antica struttura. I lavori, iniziati nel 2000, non sono mai terminati ma intanto il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria ha lasciato marcire la struttura esistente. Quest’anno i ragazzi ristretti al Pratello (qualche italiano, molti stranieri) sono arrivati ad essere in 20 sui 12 posti previsti, senza mediatori culturali, senza psicologi, Ed ora arriva la notizia di un taglio del 40% dei finanziamenti ministeriali, senza spazi per la socialità. Domani accompagnerò la Garante delle persone private della libertà personale in visita all’Istituto: sarà il primo atto che compio come presidente della Commissione Politiche Sociali del Comune di Bologna, l’incarico a cui sono stato eletto lunedì scorso. L’azienda USL ha già fatto un sopralluogo per verificare l’agibilità della struttura e le condizioni igienico sanitarie (le palestre si sono allagate, i riscaldamenti non funzionano) e fra poco saranno noti i risultati. Poi si cercherà di costruire nuove sinergie, con la USL, con gli operatori economici, con  Irides, la nuova Azienda di Servizi alla persona che si occupa di minori per il Comune di Bologna. Ma che fatica per un ente locale riuscire a tamponare le inadempienze di un governo che mette dei ragazzini in gabbia e butta via la chiave.

Sergio Lo Giudice

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