“Il divieto ai minori di 14 anni di un film sull’epopea del contrasto alla diffusione dell’AIDS è irrazionale, perché taglia fuori dalla visione di una pellicola dal valore educativo ragazzi e ragazze a cui va garantito il massimo di sensibilizzazione. Abbiamo depositato per questo una interrogazione per chiedere al ministero dei Beni Culturali di ripensarci”. Così i senatori del Partito Democratico Sergio Lo Giudice e Monica Cirinnà annunciano il deposito del documento a Palazzo Madama.

“Il film ‘120 battiti al minuto’ – vincitore del Gran Premio della Giuria all’ultimo Festival di Cannes – racconta la storia del collettivo studentesco ‘Act Up – Paris’ che all’inizio degli anni novanta, attraverso azioni dimostrative, ha permesso alla Francia di porre sotto i riflettori la questione della pandemia da Hiv/Aids che aveva colpito il Paese. Le storie ispirate da fatti realmente accaduti a persone di tutte le età, di ogni orientamento sessuale, sieropositive come sierocoinvolte, rappresentano una testimonianza preziosa per la sfida di questi anni alla diffusione dell’Hiv/Aids; vietarlo ai minori di 14 anni vuol dire proibire ai giovani di accedere a un documento di importante valore sociale, storico e informativo. ”

“Secondo un’indagine Censis del 2016 la percentuale di persone che hanno avuto il loro primo rapporto sessuale a meno di 15 anni è per gli uomini il 18,2%, per le donne il 16,8% – spiegano i due parlamentari PD -. Il sesso tra i giovani esiste e bisogna parlarne, non sarà la rimozione del tema a sradicare il fenomeno dell’aumento dei contagi da infezioni sessualmente trasmissibili”.

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