“Il 17 ottobre, in Tanzania, un incontro tra ONG è stato oggetto di un raid da parte della polizia che ha visto l’arresto di tredici persone per propaganda dell’omosessualità. Tra gli arresti si contano tre avvocati e i loro assistiti che stavano pianificando strategie per il superamento delle norme che nel Paese vietano la diffusione di servizi e presidi medici tra la popolazione omosessuale: è infatti dell’anno scorso la decisione del Governo di sospendere i programmi di prevenzione dell’HIV rivolti alla comunità LGBTI e di proibire la vendita di lubrificante per preservativi. Questo ed altri episodi accendono l’allarme sull’emergenza della criminalizzazione dell’omosessualità: la Tanzania è infatti solo uno dei tanti Paesi del mondo che stanno sperimentando un imbarbarimento della repressione nei confronti delle minoranze sessuali, si veda quanto sta accadendo in contemporanea in Cecenia, Azerbaijan, Tajikistan, Egitto e nel sud-est asiatico. Ho deciso quindi di depositare una interrogazione al titolare della Farnesina Angelino Alfano per verificare l’impegno del nostro Governo nel caso che riguarda in particolare la Tanzania e sul fronte dei fori internazionali nel contrasto alla criminalizzazione dell’omosessualità”.

Così il senatore del Partito Democratico Sergio Lo Giudice, membro della Commissione Diritti Umani di Palazzo Madama, presentando l’interrogazione sottoscritta dalle senatrici e dai senatori Bencini, Borioli, Cirinnà, D’Adda, Esposito Lucia, Fabbri, Ferrara Elena, Mastrangeli, Morgoni, Orellana, Pagliari, Palermo, Panizza, Puppato e Sangalli.

“Quali iniziative intende adottare quindi il nostro Governo quale membro della Equal Rights Coalition -la coalizione intergovernativa che mira a rafforzare la cooperazione tra Paesi per l’avanzamento dei diritti umani della persone LGBTI- per il rilancio della strategia di promozione dei diritti umani delle persone LGBTI nei Paesi in cui sono ancora bersaglio dei regimi autoritari e teocratici?” conclude il senatore democratico.

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