“Il momento della scomparsa del proprio compagno o della propria compagna può essere uno di quelli in cui si tocca direttamente la crudeltà dell’assenza di un riconoscimento giuridico. Per questo motivo dico, col cuore, bravo a Merola per avere annunciato per settembre la modifica dei regolamenti comunali in questo senso”.

Così Sergio Lo Giudice, senatore bolognese del PD, saluta le dichiarazioni di oggi del Sindaco di Bologna Virginio Merola che, dopo avere fissato per il 15 settembre l’avvio della trascrizione dei matrimoni fra persone dello stesso sesso contratti all’estero, ha annunciato per settembre la modifica del regolamento di polizia mortuaria per consentire ai conviventi lo stesso trattamento delle coppie di coniugi post mortem.

“La decisione, come ricorda lo stesso Merola, si basa su un pronunciamento del consiglio comunale di Bologna che il 28 gennaio del 2013 ha approvato un ordine del giorno a mia prima firma, sottoscritto anche da Lorenzo Cipriani, Cathy La Torre e Benedetto Zacchiroli. Con quell’odg il consiglio aveva chiesto alla Giunta di proporre al consiglio una modifica del regolamento di polizia mortuaria per prevedere:
– l’ammissione nelle strutture cimiteriali di Bologna di persone non residenti ma già conviventi con una persona sepolta a Bologna, come già avviene per coniugi, figli o genitori;
– il coinvolgimento del convivente nelle questioni relative all’inumazione, alla cremazione, alla dispersione delle ceneri ecc.
– l’inserimento del convivente fra gli aventi diritto alla tumulazione in sepolture private.
A Bologna oggi più di un bambino su tre nasce da coppie non sposate: a queste nuove situazioni familiari un’amministrazione deve essere vicina, e il Comune di Bologna dimostra ancora una volta di saperlo fare”.

gay. bologna dice si alla sepoltura con il partner

css.php