Ho sottoscritto insieme a venti senatori, prima firmataria @LauraPuppato, un’interrogazione al Governo per chiedere che non si ostacoli l’esecuzione della fecondazione eterologa in Italia.
Si aggiornino le linee guida del Ministero della Salute e si abbandoni l’idea di una nuova legge, dichiarata inutile dalla stessa Corte Costituzionale per la quale non esiste alcun vuoto normativo.

Eterologa: Puppato (Pd), subito linee guida
(ANSA) – ROMA, 3 SET – Con un’interrogazione urgente rivolta al Presidente del Consiglio e al ministro della Salute,la senatrice del Pd Laura Puppato chiede di emanare “con la massima sollecitudine” l’aggiornamento delle linee guida previste dalla legge 40/2004, per “consentire immediatamente la fecondazione eterologa in Italia con criteri di omogeneità del servizio da regione a regione”.
L’interrogazione urgente è stata già sottoscritta, per ora, da 20 senatori: 15 del Pd: Valeria Fedeli, Stefania Pezzopane, Laura Cantini, Sergio Lo Giudice, Lucrezia Ricchiuti, Miguel Gotor, Francesca Puglisi, Donella Mattesini, Laura Fasiolo, Francesco Giacobbe, Stefano Esposito, Donatella Albano, Josefa Idem, Silvana Amati e Daniela Valentini; due del gruppo delle Autonomie: Francesco Palermo ed Elena Cattaneo e tre del gruppo Misto: Maurizio Romani, Alberto Orellana e Lorenzo Battista.
“L’ordinanza con cui il Tribunale di Bologna ha accolto il 14 agosto ben due ricorsi – spiega Laura Puppato nell’interrogazione – ha confermato l’immediata operatività della sentenza 162 della Corte Costituzionale. Nel provvedimento, il Tribunale di Bologna ha, da un lato, di nuovo specificato che non esiste vuoto normativo, tecnico o regolamentare e, dall’altro, ha ritenuto valido il criterio dell’urgenza, visto che la variabile temporale può risultare decisiva per la reale possibilità di una coppia di avere o meno un figlio con la procreazione medicalmente assistita”. Secondo Puppato, “il fatto che si siano attivate altre cinque Regioni oltre alla Toscana, rende evidente il rischio che si dimostri il totale fallimento della gestione ministeriale qualora ‘dal basso’ le Regioni via via suppliscano alle carenze organizzative esistenti”. “Il tempo e’ proprio scaduto e il sorpasso delle Regioni rispetto allo Stato già in atto” avverte la senatrice del Pd. (ANSA).

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