“In Italia lo scoglio delle barriere architettoniche e sociali continua a negare la piena cittadinanza e lo sviluppo individuale di migliaia di cittadini che convivono con una forma di disabilità. Accessibilità e parità di trattamento è la chiave per un’azione massiccia di interventi che garantiscano​ il pieno inserimento delle persone con disabilità. Così sia, ma senza perbenismi e riserve sessuofobiche: nella giornata di oggi rilancio la mia proposta di regolamentazione della figura di assistente sessuale per le persone con disabilità che dal settembre 2014 giace in Commissione sanità al Senato”. Così il senatore del Partito democratico Sergio Lo Giudice in occasione della Giornata internazionale delle persone con disabilità.

“Il ddl 1442, steso grazie al contributo di Max Ulivieri e Fabrizio Quattrini del comitato LoveGiver, introdurrebbe una figura già conosciuta in altri paesi europei che, dopo aver seguito un attento percorso di formazione, accompagnerebbe le persone con disabilità fisica o mentale verso la scoperta del loro corpo e della sfera affettiva e sessuale. E’ una proposta di civiltà per il diritto alla salute – conclude Lo Giudice – che col raggiungimento di una condizione di benessere psicofisico, emotivo e sessuale permetterebbe a molte e a molti di uscire dall’emarginazione affettiva e relazionale”.

Il ddl 1442 “Disposizioni in materia di sessualità assistita per persone con disabilità” è stato sotoscritto anche dalle senatrici e dai senatori Cirinnà, D’Adda, Guerra, Ichino, Manconi, Maran, Mastrangeli, Mattesini, Pezzopane, Puppato, Ricchiuti, Sonego, Spilabotte, Valentini, Bencini e Maurizio Romani. Gli assistenti sessuali sono presenti in Danimarca, Germania, Paesi Bassi, Svizzera e Austria.

DISABILITA’. LO GIUDICE (PD): SI CALENDARIZZI MIO DDL PER DIRITTO
ALL’AFFETTIVITA’

(9Colonne) Roma, 3 dic – “In Italia lo scoglio delle barriere architettoniche e sociali continua a negare la piena cittadinanza e lo sviluppo individuale di migliaia di cittadini che convivono con una forma di disabilità. Accessibilità e parità di trattamento è la chiave per un’azione massiccia di interventi che garantiscano il pieno inserimento delle persone con disabilità. Così sia, ma senza perbenismi e riserve sessuofobiche: nella giornata di oggi rilancio la mia proposta di regolamentazione della figura di assistente sessuale per le persone con disabilità che dal settembre 2014 giace in Commissione sanità al Senato” Così il senatore del Partito democratico Sergio Lo Giudice in occasione della Giornata internazionale delle persone con disabilità. “Il ddl 1442, steso grazie al contributo di Max Ulivieri e Fabrizio Quattrini del comitato LoveGiver, introdurrebbe una figura già conosciuta in altri paesi europei che, dopo aver seguito un attento percorso di formazione, accompagnerebbe le persone con disabilità fisica o mentale verso la scoperta del loro corpo e della sfera affettiva e sessuale. E’ una proposta di civiltà per il diritto alla salute – conclude Lo Giudice – che col raggiungimento di una condizione di benessere psicofisico, emotivo e sessuale permetterebbe a molte e a molti di uscire dall’emarginazione affettiva e relazionale” Il ddl 1442 “Disposizioni in materia di sessualità assistita per persone con disabilità” è stato sotoscritto anche dalle senatrici e dai senatori Cirinnà, D’Adda, Guerra, Ichino, Manconi, Maran, Mastrangeli, Mattesini, Pezzopane, Puppato, Ricchiuti, Sonego, Spilabotte, Valentini, Bencini e Maurizio Romani. Gli assistenti sessuali sono presenti in Danimarca, Germania, Paesi Bassi, Svizzera e Austria.

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