photo1

(DIRE) DISABILI. VIA A CANDIDATURE PER FARE GLI ASSISTENTI SESSUALI

(DIRE) Bologna, 4 lug. – Sono aperte le iscrizioni per il corso di assistente sessuale annunciato pochi giorni da Maximiliano Ulivieri, fondatore del ‘Comitato per la promozione dell’assistenza sessuale in Italia’, e confermato oggi attraverso il suo profilo Facebook. La figura dell’assistente sessuale e’ a tutt’oggi assente in Italia e nemmeno prevista dalla legge, ma Ulivieri, che da anni porta avanti questa battaglia, ha presentato solo pochi mesi fa in Senato un disegno di legge firmato da una decina di senatori: “Una sintesi tra quello che io vorrei veramente e quello che, plausibilmente, si puo’ pensare di fare”, (www.maximilianoulivieri.it/presentazione-disegno-di-legge-sullass istenza-sessuale-ai-disabili). L’assistenza sessuale, presente in diversi Stati europei e regolata da norme anche molto differenti tra loro, va intesa come una forma di accompagnamento erotico che mira ad aiutare i disabili a scoprire la loro sessualita’- intesa nel senso piu’ ampio possibile- e il loro corpo in un percorso verso la conquista di una maggiore autostima. “È ora che anche l’Italia si adegui ai tempi: per cominciare, in autunno faremo partire questi percorsi di formazione”. Qual e’ l’identikit di questa figura? “Un identikit specifico non esiste, ma ci sono condizioni per noi imprescindibili: in primis, deve avere neuroni funzionanti- sorride Ulivieri- Poi, serve una visione mentale ampia, a 360 gradi. Deve avere un rapporto con la sessualita’ sereno e senza complicazioni, esattamente come deve essere nei confronti del suo corpo”. Poi, sottolinea quella che ritiene essere la caratteristica fondamentale: l’empatia. “Servono persone propense empaticamente a capire che questo bisogno- la scoperta della sessualita’ da parte dei disabili- e’ una realta’ che va affrontata e risolta. Parlando, ascoltando. Imparando”.

Secondo Ulivieri, le persone che lavorano o hanno lavorato con persone disabili (assistenti sociali, assistenti personali) potrebbero partire avvantaggiate – non in graduatoria, ma come spinta iniziale- perche’ piu’ avvezze alla comprensione dei problemi dei disabili. “Chiediamo che abbiano almeno il diploma di scuola superiore: non mettiamo limiti d’eta’ troppo restrittivi, ma vorremmo che i candidati avessero almeno 25 anni. In Svizzera devono essere almeno trentenni, a garanzia di una certa maturita’, ma noi abbiamo fiducia anche nelle persone piu’ giovani. Tra l’altro, porre limiti d’eta’ potrebbe essere incostituzionale, e vorremmo evitare questo rischio”. Il corso e’ aperto a persone eterosessuali e a tutti coloro abbiano orientamenti sessuali differenti, perche’ anche la domanda e’ estremamente eterogenea: “Ricevo moltissime e-mail di disabili che rappresentano tutto il panorama sessuale: vorremmo poter rispondere adeguatamente”. Circa 40 i posti disponibili, ma si valuta la possibilita’ di aumentarli.

Durante i corsi si lavorera’ molto sul contatto e sul corpo, anche per scoprire tutte le sfumature che possono mettere a proprio agio una persona. Inizialmente, si lavorera’ con persone non disabili, magari i compagni di corso, poi si arrivera’ alle persone con disabilita’. Per candidarsi occorre mandare una e-mail all’indirizzo fquattrini@lovegiver.it con curriculum e foto. L’indirizzo e’ quello di Fabrizio Quattrini, psicologo, psicoterapeuta, sessuologo fondatore e presidente dell’Istituto italiano di sessuologia scientifica (Iiss) di Roma: “Prima della partenza dei corsi, tutti i candidati dovranno sostenere con lui un colloquio conoscitivo. A Roma. Di persona, non via Skype come qualcuno ci ha gia’ chiesto. Da lui devi andarci a tue spese: gia’ li’ capiremo molto circa le motivazioni”. E una volta che il corso sara’ finito? Se ancora non esiste una legge, come si potra’ essere certi che quelle persone possano davvero cominciare a lavorare come assistenti sessuali? “La formazione e’ seguita da professionisti, ed e’ in linea con quella di altri Stati europei che gia’ offrono questa opportunita’: non puo’ essere fatta diversamente. Quello che ci preoccupa e’ se la legge, una volta fatta, dovesse decidere che la qualifica come assistente sessuale possa essere data solo dalle Asl, per fare un esempio. A quel punto, i nostri assistenti si troverebbero obbligati a seguire un secondo corso. Insomma, non sara’ un’impresa facile”.

“Mi auguro che chi partecipa comprenda che l’obiettivo non e’ solo l’ottenimento di un attestato: si prende parte a una battaglia, nella quale si deve credere. E, come in tutte le battaglie, potrebbero esserci dei feriti. I candidati devono essere consapevoli dei rischi che corrono. Considerato tutto questo, credo che gia’ dopo i primi colloqui conoscitivi ci sara’ una grandissima scrematura: basti pensare che in Svizzera, su 200 candidati, ne sono stati scelti 25”. Quanto alla legge, ora andrebbe calendarizzata e discussa, ma a oggi non esistono tempistiche certe. Intanto, e’ gia’ deciso che a settembre ci sara’ un nuovo incontro a Bologna insieme con il senatore cittadino in quota Pd Sergio Lo Giudice, che con Ulivieri quel disegno di legge l’ha scritto e presentato: “Se nel frattempo anche qualche parlamentare delle Camera volesse firmare, sarebbe un’ottima notizia, perche’ potremmo provare ad accelerare i tempi”.(Dires – Redattore Sociale) (Rer/ Dire) 16:15 04-07-14 NNNN

ALTRI LINK
http://www.lifesitenews.com/news/italian-bill-would-fund-sex-assistants-for-the-disabled
http://www.imolaoggi.it/2014/07/09/bologna-40-posti-per-laccompagnamento-erotico-dei-disabili/
http://www.amnistiagiustizialiberta.it/rassegna/13493/anche-un-disabile-ha-diritto-godere
http://www.romagnamamma.it/2014/07/assistente-sessuale-un-corso-per-accompagnare-i-disabili-nel-mondo-delleros/
http://www.radicali.it/rassegna-stampa/un-disabile-ha-diritto-godere
http://www.losai.eu/bologna-40-posti-per-laccompagnamento-erotico-dei-disabili/
http://www.radicali.it/20140710/garantista-un-disabile-ha-diritto-godere

css.php