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Cisl e Uil hanno firmato il contratto dei metalmeccanici senza il consenso della Fiom Cgil, il sindacato più rappresentativo della categoria. Ce n’è abbastanza per essere preoccupati: di fronte ad un governo populista gestito da uomini ai limiti della legalità, il sindacato si frantuma e il conflitto sociale sconfina in un dannoso conflitto intersindacale. La Fiom chiede democrazia sindacale e ne ha ben ragione, anche se forse, come risponde la Fim Cisl, è più difficile di quanto si creda conoscere il reale volere dei lavoratori che al 60% non sono iscritti ai sindacato. Ad ogni modo, accanto al tema della democrazia sindacale va fatto sventolare quello dell’unità sindacale: quando l’unità dei sindacati è venuta meno, sono stati tempi più bui per i lavoratori.

La settimana scorsa come gruppo Pd abbiamo chiesto un Consiglio comunale straordinario per confrontarci con la città sulla crisi economica e i suoi effetti su Bologna, il tema oggi centrale per i lavoratori e le famiglie bolognesi ( altro che “parlar di niente” , come ha detto qualcuno). Le forze sociali e produttive che parteciperanno potranno portare il loro punto di vista ed accentuare gli aspetti che ritengono prioritari, senza limitazione alcuna. Lo stesso faranno, come sempre, i consiglieri. Di fronte ad un conflitto fra i due principali sindacati, compito del Comune non è schierarsi ma fare la sua parte per affrontare al meglio la crisi. Spero che anche il Consiglio del 3 e 4 dicembre possa aiutarci a svolgere al meglio questa funzione.

Sergio Lo Giudice

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