“Questo pomeriggio la Commissione giustizia del Senato ha approvato il disegno di legge n.1628 sulla trasmissione del cognome della madre ai figli. Tutti gli emendamenti sono stati ritirati o respinti per consegnare all’aula un testo identico a quello approvato ormai tre anni fa alla Camera, che così attende solo il voto definitivo del Senato”.
Lo rendono noto i senatori PD Sergio Lo Giudice, relatore del testo di legge, e Giuseppe Lumia, capogruppo del Partito Democratico in Commissione giustizia.
“Sappiamo bene che la legislatura volge al termine e che non sarà facile arrivare al voto finale, ma intanto il penultimo passo è stato fatto: la Commissione oggi licenzia un testo che indica la strada di un nuovo avanzamento in materia di diritti civili. La Corte costituzionale – spiegano i due senatori – con la sentenza 286 del 2016 aveva già reso possibile l’attribuzione del doppio cognome ma solo in caso di accordo fra i genitori. Allo stesso tempo aveva richiesto un “indifferibile intervento legislativo” per disciplinare la materia in modo organico. Quella sentenza, infatti, sancisce il diritto del figlio ad essere identificato alla nascita attraverso l’attribuzione dei cognomi di entrambi i genitori e ribadisce come le norme in vigore violino il principio di uguaglianza morale e giuridica fra i coniugi”.
“Ai detrattori della legge che hanno rallentato il suo iter in commissione evocando il rischio di disgregazione della famiglia – concludono Lo Giudice e Lumia – ha già risposto la stessa Corte: é proprio quella violazione del principio di parità a contrastare la finalità di garanzia dell’unità familiare. Come altre misure già approvate dal Parlamento, dalle unioni civili alle convivenze di fatto, dal divorzio breve all’adozione da parte delle famiglie affidatarie, anche questa norma rappresenterebbe un aggiornamento del diritto di famiglia verso una maggiore coesione sociale e nel rispetto dei diritti fondamentali di tutti i componenti delle famiglie italiane”.